NOTE PER L’ASSOCIAZIONE
INTERNAZIONALE
AMICI DEL VESCOVO MONS. EUGENIO CORECCO
PER LA FESTA DELLA PRESENTAZIONE
DI GESU’ BAMBINO AL TEMPIO
2 – 2 – 2008
DIO:
AMORE DI MISERICORDIA
Cari Amici, continuiamo a fare memoria del nostro
amico Vescovo Eugenio (è
questo lo scopo della nostra Associazione, cfr.
Comunicazione Post-Assemblea Generale) sapendo che la
memoria di ogni nostro affetto vive nella memoria di
Cristo presente nel Sacramento, cioè nella carne della
nostra amicizia, come ho sentito dire da Chris Bacich in
Connecticut nel 2005: “Christ in our flesh”.
Allora rileggiamo lo scritto di Ratzinger per il quale
lo stesso Vescovo Eugenio ebbe a compiacersi in una
delle lettere inviatemi: “ti sono grato per la
lettera e per lo scritto di Ratzinger: l’idea
dell’ ‘ecce homo’ è veramente
profonda”
Cari Amici, riflettiamo su questo preciso momento
raffigurato nell’ ‘ecce homo’, per
giungere a comprendere com’è fondamentale la notizia
che Dio è amore, amore duraturo, amore che non finisce più,
cioè amore di misericordia. E facciamolo, collegandoci
all’idea di “sacerdozio medico” (cfr. Sir
38, Is 3, Ger 8, Mt 9, Mc 2, Lc 4, Lc 5, Col 4 ; e cfr. G.
Cesana, Il Ministero della Salute, Società Editrice
Fiorentina, 2002; M. Sticco, Biografia di Agostino Gemelli,
Ed. Or, 1952; L. Verzè, Io e Cristo, Ed. Bompiani, 2007; G.
Cosmacini, Storia della Medicina e della Sanità
nell’Italia Contemporanea, Ed. Laterza, 1994;
S.B.Nuland, Storia della Medicina, Ed. Mondadori, 2001),
perché quest’idea è connessa all’idea in cui si
sintetizza la Legge Naturale scritta
da Dio nel cuore di ogni uomo,
l’idea di “persona umana”. Parliamo
del sacerdozio medico, Cari Amici, perché si tratta
della questione della “connessione tra sapere e
potere”: è il passaggio principale del
Discorso di Ratzinger a La
Sapienza:
“nella teologia medievale c’è stata una
disputa approfondita sul rapporto tra teoria e prassi,
sulla giusta relazione tra conoscere ed agire –
una disputa che qui non dobbiamo sviluppare. Di fatto
l’università medievale con le sue quattro Facoltà
presenta questa correlazione. Cominciamo con la Facoltà
che, secondo la comprensione di allora, era la quarta,
quella di medicina. Anche se era considerata più come
“arte” che non come scienza, tuttavia, il
suo inserimento nel cosmo dell’universitas
significava chiaramente che era collocata
nell’ambito della razionalità, che l’arte
del guarire (e del curare, NdR) stava sotto la guida
della ragione e veniva sottratta all’ambito della
magia. Guarire è un compito che richiede sempre più
della semplice ragione, ma proprio per questo ha bisogno
della connessione tra sapere e potere, ha bisogno di
appartenere alla sfera della ratio”.
Ebbene, noi troviamo la stessa idea di “sacerdozio
medico” nelle civiltà di tutti i tempi, perché
l’idea di sacerdozio medico è inseparabile
dall’idea di “persona umana” fatta ad
immagine e somiglianza di Dio (e questo vale almeno
incoativamente, Cari Amici, anche per coloro che non sono
cristiani). Quindi, è l’amore di Dio la cifra del
sacerdozio medico: perché è la cifra di ogni funzione
pubblica in ordine al governo dello stato sociale. Allora,
si tratta di contestualizzare l’idea di
“persona umana” nel contesto in cui operiamo,
come ha detto il Dr.Martini al Congresso Snami dedicato al
Governo Clinico a Palazzo Mezzanotte, negli spazi della
Borsa di Milano col Dr. Del Missier (cfr.
Papa Ratzinger agli Amministratori della Cosa
Pubblica, 10
Gennaio 2008). E mi pare di potere dire che nella
prospettiva dello stato sociale va intesa la fusione
delle Borse di Milano e Londra, che non a caso si
trovano nei due Paesi col più solido sistema di stato
sociale: l’Italia e il Regno Unito. Quindi va
letta in questa prospettiva la vicenda finanziaria del
marchio Esselunga insieme a Coop (cfr.B.Caprotti, Falce
e Carrello, Ed.Marsilio, 2007) da collocare nel processo
storico che riguarda lo sviluppo della Repubblica
Italiana, di cui si compiono i 60 anni della
Costituzione (cfr. Documento del Domenicale della
Repubblica: “Comunisti nelle Basi Nato”, 13
Gennaio 2008, e cfr. Lorenzo Albacete,
Generazione 68,
dove parla della Lettera Humanae Vitae, Tracce, Dicembre
2007). Mi pare di potere dire, Cari Amici, che
l’Italia è come un piccolo giardino nel quale
troviamo fiori di ogni colore, e si stanno moltiplicando
centri del benessere che fanno del turismo una vera e
propria industria del divertimento, cfr www.italia.it
Penso ai prodotti della moda come quelli di Valentino,
ai film di Carlo Ponti e Sophia Loren, che abbiamo
accolto a Magenta il 12 Gennaio 2007, e alle visite di
questi anni nel nostro amato Paese, coi suoi tesori
d’arte inestimabili (cfr. Lettera del Presidente
Formigoni per l’Apertura Domenicale dei Centri
Commerciali, Corriere della Sera, Sabato 15 Dicembre
2007).
In realtà, ci sembra che l’idea di sacerdozio medico
abbia fatto un gran bene al nostro Paese, e noi la troviamo
nella biografia delle persone di Agostino Gemelli
www.centrodibioetica.it, di
Luigi Verzè www.medicinasacerdoziohsr.org, di
Riccardo Pampuri www.sanriccardopampuri.it, di
Felice Achilli www.medicinaepersona.org, di
Gigi Peruggia, di P. Pio da Pietrelcina
www.operapadrepio.it, di
Giuseppe Moscati, di Lina Torres, di Sergio Calati, di
Eugenio Viola, di Rita Monotti, di Omero Grava, di Maria
Cressotti, di Nicola Di Lorenzo, di Mauro Martini, di
tanti dei nostri colleghi che non possiamo ricordare,
fra i quali ora possiamo considerare collega il Vescovo
Emerito di Milano, Carlo Maria Martini, che ha ricevuto
la Laurea in Medicina Honoris Causa. Infatti, si tratta
dell’idea di persona umana, idea centrale per
tutta la nostra civiltà (cfr. la mia Tesi di Bioetica
dedicata
al Modello Etico Personalista nelle Cure Primarie della
Medicina di Base: La Persona Umana come Uni-Totalità
Corporeo-Spirituale e i Significati del Corpo per la
Persona, in www.aleluja.info, alla voce
‘testi’, sottovoce ‘opere’).
Dunque, quella di “persona umana” è
l’idea che risplende massimamente nel momento
dell’ ‘ecce homo’. Ricordo quel
momento in cui trovai il Vescovo Eugenio a letto ormai
terminale. Lui mi guardò. Ed io lo guardai. Quindi i
miei occhi furono attirati da un’immagine del
Sacro Volto di Gesù che campeggiava nella sua stanza, la
stessa che trovai qualche anno dopo nei locali del
Pontificio Consiglio per la Salute in Via della
Conciliazione.
Allora, mi sembra di potere dire che lo sguardo del Vescovo
Eugenio è un tipo particolare di sguardo, in cui si
riflette l’amore di Dio. In effetti, qualcosa
dell’amore di Dio ci ha toccati nella Basilica della
Salute a Venezia, quando insieme a due nostri amici
dell’Associazione, il Card.Christoph Schonborn e il
Card.Angelo Scola, Mercoledi 18 Aprile abbiamo ammirato La
Discesa dello Spirito Santo, l’opera di Tiziano che
non cesso di visitare nelle mie presenze in Basilica.
Infatti, si può dire che l’amore di Dio è
l’unica vera risposta alle nostre domande più
profonde. Per questo noi dobbiamo guardare Gesù Cristo,
perché Lui ci rivela Dio Padre Onnipotente. Non serve
pronunciare il Suo Nome, Cari Amici, ed è pure blasfemo
(cfr. Es., 20, 7), se non è per la preghiera che Dio plachi
la nostra sete e la nostra fame di amore, e cioè che ci
doni la fede, perché è solo la fede il dono che soddisfa il
desiderio di amore di ogni uomo. Infatti la fede è
quell’amor di misericordia che si comunica: lo
diciamo in prossimità della Visita del Papa al Santuario
della Misericordia di Savona 17 Maggio 2008.
Quindi noi possiamo pregare in comunione col Papa
Ratzinger, cfr www.papanews.it , il
quale è atteso a New York e saluterà tutti i popoli
nella sua Visita alle Nazioni Unite. Preghiamo per Lui e
colleghiamoci alle note parole pronunciate 40 anni fa
da Papa Montini alle Nazioni
Unite.
Permettete una lunga citazione di quel testo: “la
vostra amicizia Ci ha invitati e Ci ammette ora a questa
riunione come amici: Noi ora qui a Voi Ci
presentiamo…Voi conoscete la Nostra missione: noi
siamo portatori di un messaggio per tutta
l’umanità…da quando ci è stato comandato:
andate e portate la buona novella a tutte le
Nazioni…voi che avete l’onore e la fortuna
di sedere in questo consesso della pacifica convivenza,
ascoltateci: fate che mai la reciproca fiducia che qui
vi unisce e vi consente di operare cose buone e grandi
sia insidiata o tradita. La logica di questo voto è
costituzionale alla Vostra Organizzazione…
consentite che lo dica Colui che vi parla, il
rappresentante di una Religione, la quale opera per la
salvezza mediante l’umiltà del Suo Fondatore
Divino. E allora il nostro messaggio raggiunge il suo
vertice, vertice negativo, perché Voi attendete da Noi
questa parola: l’umanità deve porre fine alla
guerra o la guerra porrà fine all’umanità…
Signori, Voi avete compiuto e state compiendo
un’opera grande: l’educazione
dell’umanità alla pace… se volete essere
fratelli, lasciate cadere le armi dalle vostre mani,
specialmente quelle terribili armi che la scienza vi ha
dato… le armi della difesa purtroppo saranno
necessarie, ma voi coraggiosi e valenti quali siete,
state studiando come garantire la sicurezza della vita
internazionale senza ricorso alle armi: questo è uno
scopo nobilissimo, questo i Popoli attendono da Voi,
questo si deve ottenere! … qui si instaura un
sistema di solidarietà con l’appoggio concorde e
ordinato di tutta la famiglia umana per il bene
comune… questo aspetto è il più bello e il suo
volto umano è il più autentico: è l’ideale
dell’umanità pellegrina nel tempo… perché
si tratta anzitutto della vita dell’uomo. La vita
dell’uomo è sacra, e nessuno può osare offenderla.
Il rispetto della vita anche per ciò che riguarda il
grande problema della natalità deve avere qui la sua più
alta professione e la sua più ragionevole difesa: voi
dovete procurare di far abbondare quanto basti il pane
per la mensa dell’umanità, non già favorire un
artificiale controllo delle nascite, che sarebbe
irrazionale, per diminuire il numero dei commensali al
banchetto della vita… vorremmo anche Noi dare
l’esempio. Una parola ancora, Signori,
un’ultima parola: questo edificio che state
costruendo, si regge non solo su basi materiali e
terrene, ma innanzitutto sopra le nostre coscienze.
Dunque è venuto il momento della metanoia, del
rinnovamento interiore… dobbiamo abituarci a
pensare in maniera nuova la convivenza … è venuto
il momento di rivestire l’uomo nuovo, come dice
San Paolo. Mai come oggi è necessario l’appello
alla coscienza morale dell’uomo. E perché ci siano
questi indispensabili principi, è necessario fondarli su
una superiore sapienza: essi non possono non fondarsi
sulla fede in Dio, il Dio ignoto, di cui parlava San
Paolo agli Ateniesi. Ma ignoto a loro, non a quanti
accolgono la Rivelazione ineffabile che Cristo ci ha
fatto: è il Dio Vivente, il Padre di tutti gli uomini!
(New York, Palazzo di Vetro, 4 Ottobre 1965).
Davanti ad un Messaggio del genere, Cari Amici, insorge la
questione che tormenta non poche anime, e non solo dei
cattolici: perchè si affermano a parole certi principi,
mentre nei fatti semplicemente le si contraddicono? Vi
rifletteva lo stesso Woytyla predicando gli Esercizi
Spirituali alla Curia Romana nel 1976, a cui diede un
titolo che riecheggia la Liturgia di oggi: “Segno di
Contraddizione” (questa liturgia si riflette nel
Meeting di oggi a Vedano Lambro dedicato al Giusto fra le
Nazioni Giorgio Perlasca)
Cari Amici, nella prospettiva del sacerdozio medico,
ripenso a quando ci siamo trovati Martedì 27 Febbraio in
Facoltà Teologica a Milano col Preside S.E.R. Mons. Franco
Giulio Brambilla e col Prof. Francesco D’Agostino per
affrontare il tema della Legge Naturale: è lo stesso tema
al quale è dedicato il Discorso fatto dal Papa
Venerdi 5 Ottobre 2007 alla
Commissione Teologica Internazionale presieduta dal
Card. Levada, la quale ha quindi prodotto la Nota
Dottrinale dedicata alla Evangelizzazione, pubblicata
Lunedì 3 Dicembre 2007. E non è un caso. Infatti,
solamente in forza della condivisione della Legge
Naturale scritta da Dio nel cuore di ogni uomo (e mai
come oggi riaffermata dalla voce di Dio che parla per
mezzo del Papa), è ragionevole dare a tutti la grazia
della Evangelizzazione, perché la grazia non cancella la
natura, ma la perfeziona (cfr. Articolo di Gad
Lerner: La
Chiesa e gli atei devoti, La Repubblica di Martedì 8
gennaio 2008). Proprio qui sta la verifica
dell’amore di Dio, come ce lo descrive GS 22:
“nonnisi in mysterio Verbi Incarnati mysterium
hominis vere clarescit”. Questo legame
indissolubile Legge Naturale-Evangelizzazione è
importante per i rapporti Chiesa-Governo della
Repubblica Popolare Cinese, dove è giunta la
Lettera scritta dal Papa ai Cattolici
Cinesi Domenica
27 Maggio 2007, riguardante la Libertà Religiosa in un
regime di capitalismo come quello cinese. Vi confesso
che ho trovato interessante la Lettera dedicata al
capitalismo cinese, scritta di un gruppo di Professori e
pubblicata dal giornale Avvenire, Venerdi 18 Gennaio
2008. E mi pare interessante la Mostra allestita al PAN:
La Cina è vicina (Palazzo delle Arti di Napoli, 14
Dicembre 2007 – 25 Febbraio 2008). In particolare,
della Libertà Religiosa come Pietra Miliare della Nuova
Europa, abbiamo parlato al Congresso della Fondazione
Ambrosiana Paolo VI a La Gazzada di Varese, Venerdi 19
Ottobre 2007, col contributo di diversi interventi
moderati dal Presidente Mons. Luigi Mistò (riguardo a
questo tema cfr. S.E.R. Mons. Maggiolini – Il
Giornale, Giovedì 15 Novembre 2007). E della
Libertà Religiosa
abbiamo
parlato Mercoledi 30 Gennaio 2008 al Centro San Fedele
tema della Libertà Religiosa con l’Associazione
Svizzera-Armena e la proiezione di un Documentario sul
genocidio armeno.
Cari Amici, è stato piacevole salutare il Presidente
Formigoni a Roma in Piazza dei Santi Apostoli la sera di
Mercoledi 4 Luglio, dove Magdi Allam ha convocato politici
di ogni partito alla Convention dal titolo: Salviamo i
Cristiani. Ed ho letto questo fatto in diretta continuità
con quanto avvenuto la sera di Martedì 23 Ottobre al Centro
Pastorale della Chiesa Ambrosiana con la presentazione del
libro di Giuseppe Caffulli: Fratelli
Dimenticati, a
cui ho dedicato un articolo che vorrei che leggeste, in
prossimità dell’insediamento di S.E.R. Mons. Fouad Twal quale Patriarca
di Gerusalemme.
Cari Amici, preghiamo che questo amore tocchi tutti i
cuori, perché non c’è altra strada che la
conciliazione con Dio per vivere lo spirito di Assisi
per il dialogo fra le religioni e fare della famiglia
umana una comunità di pace (cfr Messaggio di Papa
Ratzinger: Famiglia Umana, Comunità di Pace, Martedì 1
gennaio 2008). Per questo, la Provincia Veneta dei
Cappuccini ha promosso la Scuola di Evangelizzazione,
come hanno spiegato quei Religiosi in un articolo del
giornale Avvenire (cfr. Messaggio del Papa ai Giovani
nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, Domenica 17
Giugno 2007, Visita del Papa ad
Assisi).
Devo dire che trovo profonde corrispondenze fra questa
iniziativa e l’opera delle Missionarie del Sacro
Cuore di Santa Francesca Cabrini, di cui mi sento devoto
(cfr articolo di Avvenire: Dagli Usa la testimonianza di
Madre Cabrini, Pellegrinaggio guidato dal Vescovo
di Lodi S.E.R. Mons. Merisi in Usa).
In prossimità dell’Anno Paolino, che
ha proclamato Papa Ratzinger dal 28 Giugno 2008 al 29
Giugno 2009, per il Bimillenario della nascita di San
Paolo Apostolo delle Genti, dobbiamo dire che questo
desiderio della missione per l’evangelizzazione
non può esistere senza l’amore di Dio, il quale ha
toccato il cuore dei 150 ragazzi di Azione Cattolica di
tutto il mondo, che sono stati pellegrini in Terrasanta
(cfr. Cronache di
Avvenire),
come ha toccato i cuori dei nostri ragazzi di Azione
Cattolica, che Sabato 8 Dicembre 2007 hanno sfilato
davanti all’autorità per la Cerimonia del
Tesseramento in
una delle nostre parrocchie (cfr. Messaggio al Parroco
per Azione Cattolica: la Parrocchia è il luogo della
Memoria, sulle tracce del mio incontro con Mons.
Romanazzi, Taranto, Domenica 1 Luglio 2007). Ma dobbiamo
dire a chiare note a questi giovani, Cari Amici, che non
ci sarà nessuna evangelizzazione, se non cerchiamo di
curare con questi mezzi i gravi, a volte gravissimi
peccati dei nostri sacerdoti (non tutti, anzi, pochi,
grazie a Dio!, cfr. articolo dedicato ai
pedofili: Corriere della Sera del 28
Novembre 2005).
Come ha scritto il Cardinale Prefetto per il Clero ai
Vescovi di ogni chiesa del mondo: adoriamo Dio in Gesù
Cristo, Cari Amici, e diciamogli sinceramente: non
guardare ai nostri peccati, ma alla fede della tua
chiesa ! Con questi sentimenti intendo visitare la
Basilica di San Paolo fuori Le Mura, dove sta per essere
collocato il Monumento in Memoria dei Caduti di
Nassiriya in Iraq: Foresta d’Acciaio,
un’opera di Giuseppe Spagnulo, che insieme
all’artista iraqeno Al Fadhil abbiamo conosciuto
qualche tempo fa in Galleria Brera a Corbetta cfr
www.galleriabrera1.com
Preghiamo
che l’amore di Dio ravvivi il dialogo anche
nell’arte per il bene del nostro Paese e di tutti
i Paesi del mondo.
Ma pensando l’amore di Dio, Cari Amici, non posso
dire con quali sentimenti ho appreso la notizia di una
figura eccezionale, un ragazzo quasi sedicenne della
parrocchia milanese di Santa Maria Segreta, morto di
leucemia fulminante il 12 Ottobre 2006, del quale mi ha
parlato il nostro Mons. Luigi Villa e del quale ho letto la
biografia: Eucaristia, la mia autostrada per il
cielo. Vita di Carlo
Acutis, a
cura di Nicola Gori. Ho scritto un foglio pensando alla
sua mamma, la quale mi ha detto che lo pubblica nel sito
web dedicato a Carlo, in vista della causa di
canonizzazione.
Si tratta del nucleo della nostra fede: l’amore di
Dio che non finisce più, amor di misericordia: solo questa
esperienza può guarire l’inquietudine congenita del
cuore dell’uomo, di ogni uomo. Sant’Agostino la
inquadra con quelle parole indimenticabili: “fecisti
nos ad Te et cor nostrum inquietum donec requiescat in
Te”. A questo tema dell’inquietudine, Cari
Amici, è dedicato tutto il numero 212 di Communio, la
rivista teologica fondata dallo stesso Joseph Ratzinger con
Eugenio Corecco e Angelo Scola. Nel numero 212 vi segnalo
un articolo dedicato al Papa Paolo VI e alla fondamentale
Lettera Humanae Vitae, che condanna la contraccezione,
perché è scritta proprio per questi nostri tempi di
pansessualismo perso nell’inferno della lussuria,
come nella poesia del Canto di Paolo e Francesca, una
poesia capace di convertire tutti all’amore di Dio:
“poscia ch’io ebbi ‘l mio dottore udito /
nomar le donne antiche e’ cavalieri /pietà mi giunse,
e fui quasi smarrito”. Infatti, col peccato
originale, che sembra clonato in un esercito di peccati,
come una multinazionale del peccato in internet e tv
satellitari, il maligno imperversa nelle anime, e realizza
quella babilonia di cui parla la Scrittura: “Dopo
ciò, vidi un altro angelo discendere dal cielo con grande
potere e la terra fu illuminata dal suo splendore. Gridò a
gran voce: - È caduta, è caduta babilonia la grande ed è
diventata covo di demoni, carcere di ogni spirito immondo,
carcere d'ogni uccello impuro e aborrito e carcere di ogni
bestia immonda e aborrita. Perché tutte le nazioni hanno
bevuto del vino della sua sfrenata prostituzione, i re
della terra si sono prostituiti con essa e i mercanti della
terra si sono arricchiti del suo lusso sfrenato - . Poi
udii un'altra voce dal cielo: "Uscite, popolo mio, da
babilonia per non associarvi ai suoi peccati” (Ap 18)
Allora, noi dobbiamo rispondere con una perpetua adorazione
di Cristo, perché da questo nucleo della fede, Cari Amici,
possiamo ricavare tutta l’energia necessaria alla
realizzazione dell’idea di sacerdozio medico che
fonda la concezione di stato sociale. Per questo, Cari
Amici, abbiamo pregato di nuovo la Madonna della Salute col
Patriarca Card. Scola nel Pellegrinaggio coi giovani di
Martedì 20 Novembre a Venezia. Abbiamo pregato la Madonna
Pellegrina di Bareggio, dove fra poco scade il 60mo anno
dall’attentato del 31 Luglio 1948 (per cogliere
qualcosa del clima di quel tempo, si legga la Lettera di
Luigi Giussani ai Compagni di Leva per le Elezioni del
1948).
Abbiamo pregato l’Immacolata Concezione in questo
150mo anniversario dell’apparizione di Lourdes, dove
la Madonna s’è fatta vedere a Bernadette che si stava
togliendo gli zoccoli, un’apparizione inserita in una
catena di apparizioni della Madonna, da quelle di Rue du
Bac a Parigi fino a quelle di Medjugorje, in cui si consuma
la guerra fra il bene e il male, fra Cristo e
l’Anticristo. Bene hanno fatto, dunque, i Vescovi
della Regione Triveneta, Cari Amici, a pensare ad un Corso
di Esorcismo aperto a sacerdoti, medici, assistenti
sociali, psicologi ed altri, per Operatori inseriti in un
Programma di Aiuto a Persone che si sentono possedute dal
maligno. E La Repubblica di Mercoledi 16 Gennaio 2008
pubblica un’inchiesta dedicata al diavolo con qualche
domanda ad un sacerdote: “il diavolo è di moda, ma
non come lo immaginano questi ragazzotti che fanno le orge
e prendono sostanze strane... si manifesta quando manca
l’amore, quando nessuno ti ha mai voluto davvero
bene, e il crollo della famiglia spiega molte
cose…”
Non sempre certe sindromi psichiatriche sono influenzate
dal maligno (ed a questo riguardo, di cose interessanti
quest’anno anche nel mio lavoro ne sono successe
abbastanza) , ma vorrei segnalarvi il testo della
poetessa Alda Merini:
“Diario di una diversa”, che parla delle sue
esperienze di ricoveri psichiatrici, insieme alle poesie
raccolte in Terrasanta. Com’è stato interessante
partecipare alla Conferenza dedicata a
Don Clemente Rebora
a
cura del Centro Culturale di Milano, in una delle sale
annesse alla Basilica di San Marco a Milano, Giovedì 29
Novembre 2007 col Prof. Borgna luminare della
Psichiatria, che ci ha parlato dell’ esperienza
dell’infinito (cfr: V.Andreoli, I miei matti:
ricordi di un medico della mente). In questo come in
altri momenti, si è potuto percepire “il fuoco
della poesia”, come lo chiama Davide Rondoni.
Mi pare di potere dire che ho trovato dei collegamenti fra
queste cose in questi diversi momenti:
- Sabato 16 Giugno al Congresso tenuto in Aula Magna
dell’Università Statale e dedicato al Testamento
Biologico col Presidente Formigoni col Dr. Bianco
(Presidente Federazione Ordini dei Medici delle Provincie
Italiane), col Prof. Casavola (Presidente Comitato
Nazionale di Bioetica), col Vescovo S.E.R. Mons Luigi
Negri, col Prof. Mancuso (Bioeticista dell’Università
Vita e Salute del San Raffaele di Milano), col Prof.
Melazzini (Dirigente di Neurologia e Presidente
Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica)
- Giovedi 21 Giugno al Congresso di Medicina e Persona:
Medico Cura Te Stesso (Quarta Edizione), col
Prof. Cesana (Docente
di Medicina del Lavoro all’Università degli Studi
di Milano), col Dr. Giuliano Ferrara (Direttore de Il
Foglio), col Prof. Israel (Docente di Matematica
all’Università La Sapienza di Roma)
- Sabato 17 Novembre al Congresso AMCI: A Te Grida Il
Dolore Innocente, col Sindaco di Venezia Massimo Cacciari
(Docente di Estetica all’Università Vita e Salute del
San Raffaele, che ha affrontato il tema: Lo Scandalo del
Male), col Dr.Alberto Cairo (Direttore Croce Rossa Internazionale
in
Afghanistan), col Prof. Melazzini (Dirigente di
Neurologia e Presidente Associazione Italiana Sclerosi
Laterale Amiotrofica), con l’Arcicescovo Mons.
Gianfranco Ravasi (Presidente Pontificio Consiglio per
la Cultura, che ha affrontato il tema: Fino a Quando,
Signore? Sofferenza e Rivelazione) (crf. Testi
dell’Arcivescovo Mons.Gianfranco Ravasi per la Via
Crucis al Colosseo, Venerdi Santo
2007)
- Mercoledi 5 Dicembre alla presentazione del libro di Don
Gigi Peruggia, La Compagnia del
Mantello,
Avventure Spirituali d’Equipe e Dintorni
(Assistenza ai Malati Terminali) nel Comune di Somma
Lombardo col Sindaco e diverse Autorità.
- Sabato 15 Dicembre 2007 nei locali della Biblioteca di
Bareggio col Sindaco e Diverse Autorità per la
Presentazione del libro: Grandi Anziani e Definizione di
Salute,
Risultati di una Ricerca condotta a Bareggio con
un’Equipe collegata alla Facoltà di Sociologia
dell’Università di Milano (cfr. Articoli dedicati
alla Depressione, a cura di Carlo Stucchi ed Elena
Dolfini, Pio Albergo Trivulzio, Milano, Bollettino
Associazione Ami, Dicembre 2007).
Con questo ci salutiamo, Cari Amici, e continuiamo a fare
memoria del Vescovo Eugenio nella memoria di Gesù Cristo,
perché “noi cristiani siamo semiti spirituali”,
ha detto Mons. Giussani con le parole del Papa Pio XI. A
questo riguardo, penso al meeting di oggi a Vedano Lambro
col figlio di Giorgio Perlasca proclamato
“Giusto fra le Nazioni”. Perciò non possiamo
non ricordarci la formula ambrosiana “ubi Petrus
ibi Ecclesia”, la quale ci porta ad amare il Papa,
salutandoci con le parole della Prima Lettera di
Pietro:
“vi saluta la comunità che è stata eletta come voi
in babilonia … salutatevi col bacio della carità
e sia pace a tutti voi che siete in Cristo”.
Si può trovare on-line questo testo corredato di link ai
testi citati in www.aleluja.info alla voce
‘testi’ e alla sottovoce ‘note’