logotesti
 
 
NOTE  PER  L’ASSOCIAZIONE  INTERNAZIONALE
 
AMICI  DEL VESCOVO MONS. EUGENIO CORECCO
 
PER LA FESTA DELLA PRESENTAZIONE
DI GESU’ BAMBINO AL TEMPIO
 
2 – 2 – 2008


DIO: AMORE DI MISERICORDIA


Cari Amici, continuiamo a fare memoria del nostro amico
Vescovo Eugenio (è questo lo scopo della nostra Associazione, cfr. Comunicazione Post-Assemblea Generale) sapendo che la memoria di ogni nostro affetto vive nella memoria di Cristo presente nel Sacramento, cioè nella carne della nostra amicizia, come ho sentito dire da Chris Bacich in Connecticut nel 2005: “Christ in our flesh”. Allora rileggiamo lo scritto di Ratzinger per il quale lo stesso Vescovo Eugenio ebbe a compiacersi in una delle lettere inviatemi: “ti sono grato per la lettera e per lo scritto di Ratzinger: l’idea dell’ ‘ecce homo’ è veramente profonda”

Cari Amici, riflettiamo su questo preciso momento raffigurato nell’ ‘ecce homo’, per giungere a comprendere com’è fondamentale la notizia che Dio è amore, amore duraturo, amore che non finisce più, cioè amore di misericordia. E facciamolo, collegandoci all’idea di “sacerdozio medico” (cfr. Sir 38, Is 3, Ger 8, Mt 9, Mc 2, Lc 4, Lc 5, Col 4 ; e cfr. G. Cesana, Il Ministero della Salute, Società Editrice Fiorentina, 2002; M. Sticco, Biografia di Agostino Gemelli, Ed. Or, 1952; L. Verzè, Io e Cristo, Ed. Bompiani, 2007; G. Cosmacini, Storia della Medicina e della Sanità nell’Italia Contemporanea, Ed. Laterza, 1994; S.B.Nuland, Storia della Medicina, Ed. Mondadori, 2001), perché quest’idea è connessa all’idea in cui si sintetizza
la Legge Naturale scritta da Dio nel cuore di ogni uomo, l’idea di “persona umana”. Parliamo del sacerdozio medico, Cari Amici, perché si tratta della questione della “connessione tra sapere e potere”: è il passaggio principale del Discorso di Ratzinger a La Sapienza: “nella teologia medievale c’è stata una disputa approfondita sul rapporto tra teoria e prassi, sulla giusta relazione tra conoscere ed agire – una disputa che qui non dobbiamo sviluppare. Di fatto l’università medievale con le sue quattro Facoltà presenta questa correlazione. Cominciamo con la Facoltà che, secondo la comprensione di allora, era la quarta, quella di medicina. Anche se era considerata più come “arte” che non come scienza, tuttavia, il suo inserimento nel cosmo dell’universitas significava chiaramente che era collocata nell’ambito della razionalità, che l’arte del guarire (e del curare, NdR) stava sotto la guida della ragione e veniva sottratta all’ambito della magia. Guarire è un compito che richiede sempre più della semplice ragione, ma proprio per questo ha bisogno della connessione tra sapere e potere, ha bisogno di appartenere alla sfera della ratio”.
Ebbene, noi troviamo la stessa idea di “sacerdozio medico” nelle civiltà di tutti i tempi, perché l’idea di sacerdozio medico è inseparabile dall’idea di “persona umana” fatta ad immagine e somiglianza di Dio (e questo vale almeno incoativamente, Cari Amici, anche per coloro che non sono cristiani). Quindi, è l’amore di Dio la cifra del sacerdozio medico: perché è la cifra di ogni funzione pubblica in ordine al governo dello stato sociale. Allora, si tratta di contestualizzare l’idea di “persona umana” nel contesto in cui operiamo, come ha detto il Dr.Martini al Congresso Snami dedicato al Governo Clinico a Palazzo Mezzanotte, negli spazi della Borsa di Milano col Dr. Del Missier (cfr.
Papa Ratzinger agli Amministratori della Cosa Pubblica, 10 Gennaio 2008). E mi pare di potere dire che nella prospettiva dello stato sociale va intesa la fusione delle Borse di Milano e Londra, che non a caso si trovano nei due Paesi col più solido sistema di stato sociale: l’Italia e il Regno Unito. Quindi va letta in questa prospettiva la vicenda finanziaria del marchio Esselunga insieme a Coop (cfr.B.Caprotti, Falce e Carrello, Ed.Marsilio, 2007) da collocare nel processo storico che riguarda lo sviluppo della Repubblica Italiana, di cui si compiono i 60 anni della Costituzione (cfr. Documento del Domenicale della Repubblica: “Comunisti nelle Basi Nato”, 13 Gennaio 2008, e cfr. Lorenzo Albacete, Generazione 68, dove parla della Lettera Humanae Vitae, Tracce, Dicembre 2007). Mi pare di potere dire, Cari Amici, che l’Italia è come un piccolo giardino nel quale troviamo fiori di ogni colore, e si stanno moltiplicando centri del benessere che fanno del turismo una vera e propria industria del divertimento, cfr www.italia.it Penso ai prodotti della moda come quelli di Valentino, ai film di Carlo Ponti e Sophia Loren, che abbiamo accolto a Magenta il 12 Gennaio 2007, e alle visite di questi anni nel nostro amato Paese, coi suoi tesori d’arte inestimabili (cfr. Lettera del Presidente Formigoni per l’Apertura Domenicale dei Centri Commerciali, Corriere della Sera, Sabato 15 Dicembre 2007).

In realtà, ci sembra che l’idea di sacerdozio medico abbia fatto un gran bene al nostro Paese, e noi la troviamo nella biografia delle persone di Agostino Gemelli
www.centrodibioetica.it, di Luigi Verzè www.medicinasacerdoziohsr.org, di Riccardo Pampuri www.sanriccardopampuri.it, di Felice Achilli www.medicinaepersona.org, di Gigi Peruggia, di P. Pio da Pietrelcina www.operapadrepio.it, di Giuseppe Moscati, di Lina Torres, di Sergio Calati, di Eugenio Viola, di Rita Monotti, di Omero Grava, di Maria Cressotti, di Nicola Di Lorenzo, di Mauro Martini, di tanti dei nostri colleghi che non possiamo ricordare, fra i quali ora possiamo considerare collega il Vescovo Emerito di Milano, Carlo Maria Martini, che ha ricevuto la Laurea in Medicina Honoris Causa. Infatti, si tratta dell’idea di persona umana, idea centrale per tutta la nostra civiltà (cfr. la mia Tesi di Bioetica dedicata al Modello Etico Personalista nelle Cure Primarie della Medicina di Base: La Persona Umana come Uni-Totalità Corporeo-Spirituale e i Significati del Corpo per la Persona, in www.aleluja.info, alla voce ‘testi’, sottovoce ‘opere’). Dunque, quella di “persona umana” è l’idea che risplende massimamente nel momento dell’ ‘ecce homo’. Ricordo quel momento in cui trovai il Vescovo Eugenio a letto ormai terminale. Lui mi guardò. Ed io lo guardai. Quindi i miei occhi furono attirati da un’immagine del Sacro Volto di Gesù che campeggiava nella sua stanza, la stessa che trovai qualche anno dopo nei locali del Pontificio Consiglio per la Salute in Via della Conciliazione.

Allora, mi sembra di potere dire che lo sguardo del Vescovo Eugenio è un tipo particolare di sguardo, in cui si riflette l’amore di Dio. In effetti, qualcosa dell’amore di Dio ci ha toccati nella Basilica della Salute a Venezia, quando insieme a due nostri amici dell’Associazione, il Card.Christoph Schonborn e il Card.Angelo Scola, Mercoledi 18 Aprile abbiamo ammirato La Discesa dello Spirito Santo, l’opera di Tiziano che non cesso di visitare nelle mie presenze in Basilica.
Infatti, si può dire che l’amore di Dio è l’unica vera risposta alle nostre domande più profonde. Per questo noi dobbiamo guardare Gesù Cristo, perché Lui ci rivela Dio Padre Onnipotente. Non serve pronunciare il Suo Nome, Cari Amici, ed è pure blasfemo (cfr. Es., 20, 7), se non è per la preghiera che Dio plachi la nostra sete e la nostra fame di amore, e cioè che ci doni la fede, perché è solo la fede il dono che soddisfa il desiderio di amore di ogni uomo. Infatti la fede è quell’amor di misericordia che si comunica: lo diciamo in prossimità della Visita del Papa al Santuario della Misericordia di Savona 17 Maggio 2008.

Quindi noi possiamo pregare in comunione col Papa Ratzinger, cfr
www.papanews.it , il quale è atteso a New York e saluterà tutti i popoli nella sua Visita alle Nazioni Unite. Preghiamo per Lui e colleghiamoci alle note parole pronunciate 40 anni fa da Papa Montini alle Nazioni Unite. Permettete una lunga citazione di quel testo: “la vostra amicizia Ci ha invitati e Ci ammette ora a questa riunione come amici: Noi ora qui a Voi Ci presentiamo…Voi conoscete la Nostra missione: noi siamo portatori di un messaggio per tutta l’umanità…da quando ci è stato comandato: andate e portate la buona novella a tutte le Nazioni…voi che avete l’onore e la fortuna di sedere in questo consesso della pacifica convivenza, ascoltateci: fate che mai la reciproca fiducia che qui vi unisce e vi consente di operare cose buone e grandi sia insidiata o tradita. La logica di questo voto è costituzionale alla Vostra Organizzazione… consentite che lo dica Colui che vi parla, il rappresentante di una Religione, la quale opera per la salvezza mediante l’umiltà del Suo Fondatore Divino. E allora il nostro messaggio raggiunge il suo vertice, vertice negativo, perché Voi attendete da Noi questa parola: l’umanità deve porre fine alla guerra o la guerra porrà fine all’umanità… Signori, Voi avete compiuto e state compiendo un’opera grande: l’educazione dell’umanità alla pace… se volete essere fratelli, lasciate cadere le armi dalle vostre mani, specialmente quelle terribili armi che la scienza vi ha dato… le armi della difesa purtroppo saranno necessarie, ma voi coraggiosi e valenti quali siete, state studiando come garantire la sicurezza della vita internazionale senza ricorso alle armi: questo è uno scopo nobilissimo, questo i Popoli attendono da Voi, questo si deve ottenere! … qui si instaura un sistema di solidarietà con l’appoggio concorde e ordinato di tutta la famiglia umana per il bene comune… questo aspetto è il più bello e il suo volto umano è il più autentico: è l’ideale dell’umanità pellegrina nel tempo… perché si tratta anzitutto della vita dell’uomo. La vita dell’uomo è sacra, e nessuno può osare offenderla. Il rispetto della vita anche per ciò che riguarda il grande problema della natalità deve avere qui la sua più alta professione e la sua più ragionevole difesa: voi dovete procurare di far abbondare quanto basti il pane per la mensa dell’umanità, non già favorire un artificiale controllo delle nascite, che sarebbe irrazionale, per diminuire il numero dei commensali al banchetto della vita… vorremmo anche Noi dare l’esempio. Una parola ancora, Signori, un’ultima parola: questo edificio che state costruendo, si regge non solo su basi materiali e terrene, ma innanzitutto sopra le nostre coscienze. Dunque è venuto il momento della metanoia, del rinnovamento interiore… dobbiamo abituarci a pensare in maniera nuova la convivenza … è venuto il momento di rivestire l’uomo nuovo, come dice San Paolo. Mai come oggi è necessario l’appello alla coscienza morale dell’uomo. E perché ci siano questi indispensabili principi, è necessario fondarli su una superiore sapienza: essi non possono non fondarsi sulla fede in Dio, il Dio ignoto, di cui parlava San Paolo agli Ateniesi. Ma ignoto a loro, non a quanti accolgono la Rivelazione ineffabile che Cristo ci ha fatto: è il Dio Vivente, il Padre di tutti gli uomini! (New York, Palazzo di Vetro, 4 Ottobre 1965).

Davanti ad un Messaggio del genere, Cari Amici, insorge la questione che tormenta non poche anime, e non solo dei cattolici: perchè si affermano a parole certi principi, mentre nei fatti semplicemente le si contraddicono? Vi rifletteva lo stesso Woytyla predicando gli Esercizi Spirituali alla Curia Romana nel 1976, a cui diede un titolo che riecheggia la Liturgia di oggi: “Segno di Contraddizione” (questa liturgia si riflette nel Meeting di oggi a Vedano Lambro dedicato al Giusto fra le Nazioni Giorgio Perlasca)

Cari Amici, nella prospettiva del sacerdozio medico, ripenso a quando ci siamo trovati Martedì 27 Febbraio in Facoltà Teologica a Milano col Preside S.E.R. Mons. Franco Giulio Brambilla e col Prof. Francesco D’Agostino per affrontare il tema della Legge Naturale: è lo stesso tema al quale è dedicato il
Discorso fatto dal Papa Venerdi 5 Ottobre 2007 alla Commissione Teologica Internazionale presieduta dal Card. Levada, la quale ha quindi prodotto la Nota Dottrinale dedicata alla Evangelizzazione, pubblicata Lunedì 3 Dicembre 2007. E non è un caso. Infatti, solamente in forza della condivisione della Legge Naturale scritta da Dio nel cuore di ogni uomo (e mai come oggi riaffermata dalla voce di Dio che parla per mezzo del Papa), è ragionevole dare a tutti la grazia della Evangelizzazione, perché la grazia non cancella la natura, ma la perfeziona (cfr. Articolo di Gad Lerner: La Chiesa e gli atei devoti, La Repubblica di Martedì 8 gennaio 2008). Proprio qui sta la verifica dell’amore di Dio, come ce lo descrive GS 22: “nonnisi in mysterio Verbi Incarnati mysterium hominis vere clarescit”. Questo legame indissolubile Legge Naturale-Evangelizzazione è importante per i rapporti Chiesa-Governo della Repubblica Popolare Cinese, dove è giunta la Lettera scritta dal Papa ai Cattolici Cinesi Domenica 27 Maggio 2007, riguardante la Libertà Religiosa in un regime di capitalismo come quello cinese. Vi confesso che ho trovato interessante la Lettera dedicata al capitalismo cinese, scritta di un gruppo di Professori e pubblicata dal giornale Avvenire, Venerdi 18 Gennaio 2008. E mi pare interessante la Mostra allestita al PAN: La Cina è vicina (Palazzo delle Arti di Napoli, 14 Dicembre 2007 – 25 Febbraio 2008). In particolare, della Libertà Religiosa come Pietra Miliare della Nuova Europa, abbiamo parlato al Congresso della Fondazione Ambrosiana Paolo VI a La Gazzada di Varese, Venerdi 19 Ottobre 2007, col contributo di diversi interventi moderati dal Presidente Mons. Luigi Mistò (riguardo a questo tema cfr. S.E.R. Mons. Maggiolini – Il Giornale, Giovedì 15 Novembre 2007). E della Libertà Religiosa abbiamo parlato Mercoledi 30 Gennaio 2008 al Centro San Fedele tema della Libertà Religiosa con l’Associazione Svizzera-Armena e la proiezione di un Documentario sul genocidio armeno.

Cari Amici, è stato piacevole salutare il Presidente Formigoni a Roma in Piazza dei Santi Apostoli la sera di Mercoledi 4 Luglio, dove Magdi Allam ha convocato politici di ogni partito alla Convention dal titolo: Salviamo i Cristiani. Ed ho letto questo fatto in diretta continuità con quanto avvenuto la sera di Martedì 23 Ottobre al Centro Pastorale della Chiesa Ambrosiana con la presentazione del libro di
Giuseppe Caffulli: Fratelli Dimenticati, a cui ho dedicato un articolo che vorrei che leggeste, in prossimità dell’insediamento di S.E.R. Mons. Fouad Twal quale Patriarca di Gerusalemme. Cari Amici, preghiamo che questo amore tocchi tutti i cuori, perché non c’è altra strada che la conciliazione con Dio per vivere lo spirito di Assisi per il dialogo fra le religioni e fare della famiglia umana una comunità di pace (cfr Messaggio di Papa Ratzinger: Famiglia Umana, Comunità di Pace, Martedì 1 gennaio 2008). Per questo, la Provincia Veneta dei Cappuccini ha promosso la Scuola di Evangelizzazione, come hanno spiegato quei Religiosi in un articolo del giornale Avvenire (cfr. Messaggio del Papa ai Giovani nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, Domenica 17 Giugno 2007, Visita del Papa ad Assisi). Devo dire che trovo profonde corrispondenze fra questa iniziativa e l’opera delle Missionarie del Sacro Cuore di Santa Francesca Cabrini, di cui mi sento devoto (cfr articolo di Avvenire: Dagli Usa la testimonianza di Madre Cabrini, Pellegrinaggio guidato dal Vescovo di Lodi S.E.R. Mons. Merisi in Usa).

In prossimità dell’
Anno Paolino, che ha proclamato Papa Ratzinger dal 28 Giugno 2008 al 29 Giugno 2009, per il Bimillenario della nascita di San Paolo Apostolo delle Genti, dobbiamo dire che questo desiderio della missione per l’evangelizzazione non può esistere senza l’amore di Dio, il quale ha toccato il cuore dei 150 ragazzi di Azione Cattolica di tutto il mondo, che sono stati pellegrini in Terrasanta (cfr. Cronache di Avvenire), come ha toccato i cuori dei nostri ragazzi di Azione Cattolica, che Sabato 8 Dicembre 2007 hanno sfilato davanti all’autorità per la Cerimonia del Tesseramento in una delle nostre parrocchie (cfr. Messaggio al Parroco per Azione Cattolica: la Parrocchia è il luogo della Memoria, sulle tracce del mio incontro con Mons. Romanazzi, Taranto, Domenica 1 Luglio 2007). Ma dobbiamo dire a chiare note a questi giovani, Cari Amici, che non ci sarà nessuna evangelizzazione, se non cerchiamo di curare con questi mezzi i gravi, a volte gravissimi peccati dei nostri sacerdoti (non tutti, anzi, pochi, grazie a Dio!, cfr. articolo dedicato ai pedofili: Corriere della Sera del 28 Novembre 2005). Come ha scritto il Cardinale Prefetto per il Clero ai Vescovi di ogni chiesa del mondo: adoriamo Dio in Gesù Cristo, Cari Amici, e diciamogli sinceramente: non guardare ai nostri peccati, ma alla fede della tua chiesa ! Con questi sentimenti intendo visitare la Basilica di San Paolo fuori Le Mura, dove sta per essere collocato il Monumento in Memoria dei Caduti di Nassiriya in Iraq: Foresta d’Acciaio, un’opera di Giuseppe Spagnulo, che insieme all’artista iraqeno Al Fadhil abbiamo conosciuto qualche tempo fa in Galleria Brera a Corbetta cfr www.galleriabrera1.com Preghiamo che l’amore di Dio ravvivi il dialogo anche nell’arte per il bene del nostro Paese e di tutti i Paesi del mondo.

Ma pensando l’amore di Dio, Cari Amici, non posso dire con quali sentimenti ho appreso la notizia di una figura eccezionale, un ragazzo quasi sedicenne della parrocchia milanese di Santa Maria Segreta, morto di leucemia fulminante il 12 Ottobre 2006, del quale mi ha parlato il nostro Mons. Luigi Villa e del quale ho letto la biografia: Eucaristia, la mia autostrada per il cielo.
Vita di Carlo Acutis, a cura di Nicola Gori. Ho scritto un foglio pensando alla sua mamma, la quale mi ha detto che lo pubblica nel sito web dedicato a Carlo, in vista della causa di canonizzazione.

Si tratta del nucleo della nostra fede: l’amore di Dio che non finisce più, amor di misericordia: solo questa esperienza può guarire l’inquietudine congenita del cuore dell’uomo, di ogni uomo. Sant’Agostino la inquadra con quelle parole indimenticabili: “fecisti nos ad Te et cor nostrum inquietum donec requiescat in Te”. A questo tema dell’inquietudine, Cari Amici, è dedicato tutto il numero 212 di Communio, la rivista teologica fondata dallo stesso Joseph Ratzinger con Eugenio Corecco e Angelo Scola. Nel numero 212 vi segnalo un articolo dedicato al Papa Paolo VI e alla fondamentale Lettera Humanae Vitae, che condanna la contraccezione, perché è scritta proprio per questi nostri tempi di pansessualismo perso nell’inferno della lussuria, come nella poesia del Canto di Paolo e Francesca, una poesia capace di convertire tutti all’amore di Dio: “poscia ch’io ebbi ‘l mio dottore udito / nomar le donne antiche e’ cavalieri /pietà mi giunse, e fui quasi smarrito”. Infatti, col peccato originale, che sembra clonato in un esercito di peccati, come una multinazionale del peccato in internet e tv satellitari, il maligno imperversa nelle anime, e realizza quella babilonia di cui parla la Scrittura: “Dopo ciò, vidi un altro angelo discendere dal cielo con grande potere e la terra fu illuminata dal suo splendore. Gridò a gran voce: - È caduta, è caduta babilonia la grande ed è diventata covo di demoni, carcere di ogni spirito immondo, carcere d'ogni uccello impuro e aborrito e carcere di ogni bestia immonda e aborrita. Perché tutte le nazioni hanno bevuto del vino della sua sfrenata prostituzione, i re della terra si sono prostituiti con essa e i mercanti della terra si sono arricchiti del suo lusso sfrenato - . Poi udii un'altra voce dal cielo: "Uscite, popolo mio, da babilonia per non associarvi ai suoi peccati” (Ap 18)

Allora, noi dobbiamo rispondere con una perpetua adorazione di Cristo, perché da questo nucleo della fede, Cari Amici, possiamo ricavare tutta l’energia necessaria alla realizzazione dell’idea di sacerdozio medico che fonda la concezione di stato sociale. Per questo, Cari Amici, abbiamo pregato di nuovo la Madonna della Salute col Patriarca Card. Scola nel Pellegrinaggio coi giovani di Martedì 20 Novembre a Venezia. Abbiamo pregato la Madonna Pellegrina di Bareggio, dove fra poco scade il 60mo anno dall’attentato del 31 Luglio 1948 (per cogliere qualcosa del clima di quel tempo, si legga la Lettera di Luigi Giussani ai Compagni di Leva per le Elezioni del 1948).
Abbiamo pregato l’Immacolata Concezione in questo 150mo anniversario dell’apparizione di Lourdes, dove la Madonna s’è fatta vedere a Bernadette che si stava togliendo gli zoccoli, un’apparizione inserita in una catena di apparizioni della Madonna, da quelle di Rue du Bac a Parigi fino a quelle di Medjugorje, in cui si consuma la guerra fra il bene e il male, fra Cristo e l’Anticristo. Bene hanno fatto, dunque, i Vescovi della Regione Triveneta, Cari Amici, a pensare ad un Corso di Esorcismo aperto a sacerdoti, medici, assistenti sociali, psicologi ed altri, per Operatori inseriti in un Programma di Aiuto a Persone che si sentono possedute dal maligno. E La Repubblica di Mercoledi 16 Gennaio 2008 pubblica un’inchiesta dedicata al diavolo con qualche domanda ad un sacerdote: “il diavolo è di moda, ma non come lo immaginano questi ragazzotti che fanno le orge e prendono sostanze strane... si manifesta quando manca l’amore, quando nessuno ti ha mai voluto davvero bene, e il crollo della famiglia spiega molte cose…”

Non sempre certe sindromi psichiatriche sono influenzate dal maligno (ed a questo riguardo, di cose interessanti quest’anno anche nel mio lavoro ne sono successe abbastanza) , ma vorrei segnalarvi il testo della poetessa
Alda Merini: “Diario di una diversa”, che parla delle sue esperienze di ricoveri psichiatrici, insieme alle poesie raccolte in Terrasanta. Com’è stato interessante partecipare alla Conferenza dedicata a Don Clemente Rebora a cura del Centro Culturale di Milano, in una delle sale annesse alla Basilica di San Marco a Milano, Giovedì 29 Novembre 2007 col Prof. Borgna luminare della Psichiatria, che ci ha parlato dell’ esperienza dell’infinito (cfr: V.Andreoli, I miei matti: ricordi di un medico della mente). In questo come in altri momenti, si è potuto percepire “il fuoco della poesia”, come lo chiama Davide Rondoni.

Mi pare di potere dire che ho trovato dei collegamenti fra queste cose in questi diversi momenti:
- Sabato 16 Giugno al Congresso tenuto in Aula Magna dell’Università Statale e dedicato al Testamento Biologico col Presidente Formigoni col Dr. Bianco (Presidente Federazione Ordini dei Medici delle Provincie Italiane), col Prof. Casavola (Presidente Comitato Nazionale di Bioetica), col Vescovo S.E.R. Mons Luigi Negri, col Prof. Mancuso (Bioeticista dell’Università Vita e Salute del San Raffaele di Milano), col Prof. Melazzini (Dirigente di Neurologia e Presidente Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica)
- Giovedi 21 Giugno al Congresso di Medicina e Persona: Medico Cura Te Stesso (Quarta Edizione), col
Prof. Cesana (Docente di Medicina del Lavoro all’Università degli Studi di Milano), col Dr. Giuliano Ferrara (Direttore de Il Foglio), col Prof. Israel (Docente di Matematica all’Università La Sapienza di Roma)
- Sabato 17 Novembre al Congresso AMCI: A Te Grida Il Dolore Innocente, col Sindaco di Venezia Massimo Cacciari (Docente di Estetica all’Università Vita e Salute del San Raffaele, che ha affrontato il tema: Lo Scandalo del Male), col Dr.Alberto Cairo (Direttore
Croce Rossa Internazionale in Afghanistan), col Prof. Melazzini (Dirigente di Neurologia e Presidente Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica), con l’Arcicescovo Mons. Gianfranco Ravasi (Presidente Pontificio Consiglio per la Cultura, che ha affrontato il tema: Fino a Quando, Signore? Sofferenza e Rivelazione) (crf. Testi dell’Arcivescovo Mons.Gianfranco Ravasi per la Via Crucis al Colosseo, Venerdi Santo 2007)
- Mercoledi 5 Dicembre alla presentazione del libro di Don Gigi Peruggia,
La Compagnia del Mantello, Avventure Spirituali d’Equipe e Dintorni (Assistenza ai Malati Terminali) nel Comune di Somma Lombardo col Sindaco e diverse Autorità.
- Sabato 15 Dicembre 2007 nei locali della Biblioteca di Bareggio col Sindaco e Diverse Autorità per la Presentazione del libro:
Grandi Anziani e Definizione di Salute, Risultati di una Ricerca condotta a Bareggio con un’Equipe collegata alla Facoltà di Sociologia dell’Università di Milano (cfr. Articoli dedicati alla Depressione, a cura di Carlo Stucchi ed Elena Dolfini, Pio Albergo Trivulzio, Milano, Bollettino Associazione Ami, Dicembre 2007).

Con questo ci salutiamo, Cari Amici, e continuiamo a fare memoria del Vescovo Eugenio nella memoria di Gesù Cristo, perché “noi cristiani siamo semiti spirituali”, ha detto Mons. Giussani con le parole del Papa Pio XI. A questo riguardo, penso al meeting di oggi a Vedano Lambro col figlio di
Giorgio Perlasca proclamato “Giusto fra le Nazioni”. Perciò non possiamo non ricordarci la formula ambrosiana “ubi Petrus ibi Ecclesia”, la quale ci porta ad amare il Papa, salutandoci con le parole della Prima Lettera di Pietro: “vi saluta la comunità che è stata eletta come voi in babilonia … salutatevi col bacio della carità e sia pace a tutti voi che siete in Cristo”.

Si può trovare on-line questo testo corredato di link ai testi citati in www.aleluja.info alla voce ‘testi’ e alla sottovoce ‘note’