TESSERAMENTO
AZIONE CATTOLICA: UN ATTO DI AMORE
8 DICEMBRE 2007
Nel giorno che la Chiesa dedica al dogma
dell’Immacolata Concezione, la donna “tutta
bella”, la personificazione della “bellezza
totale”, l’Azione Cattolica celebra il
tesseramento dei propri membri, perché possano assolvere la
loro missione di collaboratori dei Vescovi nell’opera
di cristianizzazione. Lo fa per obbedire a Gesù Cristo:
“fate questo in memoria di me”, cioè per il
motivo fondamentale dell’ AMORE (cfr. Lettera di Papa
Ratzinger: Dio è Amore).
Toccante è stato il momento del tesseramento, che si è
tenuto nella parrocchia di Bareggio in Provincia di Milano,
dove il Parroco ha fatto capire che non ci si può iscrivere
all’Azione Cattolica per motivi politici, ma perché
Cristo lo vuole. Così si fa memoria di Lui! Così si è
cristiani!
Ma bisogna resistere alle tentazioni di due supposte
verità, con cui il potere ama dominare: da una parte il
“clericalismo” che pensa: “solo la mia
casta possiede la verità” (si pensi
all’ipocrisia impersonata da Erode, simbolo della
cultura della morte fatta di orazioni funebri sopra i
sepolcri imbiancati), e da una parte il
“laicismo” che pensa: “non esiste la
verità assoluta, ma tutte le fedi sono uguali” (si
pensi all’ipocrisia impersonata da Ponzio Pilato, che
serve il potere di quell’unica babilonia
anti-cristica che domina tutte le regioni del mondo, di cui
parla il libro dell’Apocalisse). In realtà sono due
false verità che si oppongono in apparenza, mentre di fatto
sono alleate a servizio di quella sola babilonia.
La cerimonia del tesseramento si è svolta fra i canti delle
persone convenute, e si è chiesta la forza per potere
testimoniare la fede con questo nuovo abito, di cui
l’Azione Cattolica riveste la mente dei suoi membri,
perché il peccato non domini più nella vita degli uomini,
producendo peccati in continuazione, e rendendo gli uomini
vecchi e in cammino verso la morte. Quindi, uno a uno ogni
membro è stato chiamato a ricevere la tessera, per dire in
pubblico il proprio impegno a vivere la fede nel proprio
stato: si sono viste persone di diversi generi sfilare
verso l’autorità, persone di ogni condizione col
proprio nome e il proprio volto unico. E tutte insieme sono
state invitate ad essere “sante”, cioè
possedute da Cristo. Soltanto se questo avviene, allora
l’Azione Cattolica potrà davvero collaborare coi
Vescovi, e sarà quella collaborazione descritta nella
preghiera del Padre Nostro, la collaborazione perché il Suo
Nome sia santificato, venga il Suo Regno, sia fatta la Sua
Volontà, e così non possa mai prevalere il male sul bene.
Per questo la cerimonia del tesseramento è terminata con
una profonda intensità dei sentimenti, quando tutti insieme
abbiamo pregato la meravigliosa preghiera del Padre Nostro,
recitando le parole come un atto d’amore, come mai
non avevamo pregato prima.