NOTE PER L’ASSOCIAZIONE
INTERNAZIONALE
AMICI DEL VESCOVO MONS. EUGENIO CORECCO
PER LA FESTA DELLA PRESENTAZIONE
DI GESU’ BAMBINO AL TEMPIO
2 – 2 – 2005
Care
amiche e cari amici, la grazia del Signore Gesù Cristo sia
con tutti noi.
Siamo nel decennale della dipartita del nostro amico: sono
passati 10 anni da quel giorno e tante cose sono successe.
Nel mio piccolo, ho cominciato a scrivervi nel 1997, avendo
come unico scopo quello di fare memoria di lui. Rileggendo
le Note inviatevi in questi anni, viene da sottolineare
qualcosa.
Abbiamo fatto delle riflessioni nell’ethos
dell’Amore (1): abbiamo goduto della nostra amicizia,
pure in mezzo a tante prove, consapevoli che “il
tempo si fa breve…perché passa la scena di questo
mondo…”, come per immaginare la terminalità
nei tempi escatologici.
Nel 1998 ci siamo ridetti che il Battesimo è il dono
fondamentale, perchè ci autorizza a rappresentare Cristo
sulla scena del mondo, per farlo conoscere a tutti (2)
Tant’è che lo scopo dell’Ordine è di farci
vivere il Battesimo.
Quindi ci siamo fermati a contemplare il Mistero Nuziale,
per rispondere all’appello del Papa in Humanae Vitae
, forti delle cose dette dal Card. Wojtyla al Papa nel 1976
(3) e riprese in questi ultimi 29 anni. Ma abbiamo visto
che per godere l’amore duraturo nel mutuo dono di sé,
ad un certo punto, dobbiamo fare i conti con la radice
della propria libertà: la libertà della “magna
questio”, come ci ha spiegato Stanislaw Gryegel.
Per questo, entrando nel 2000, il problema dell’amore
duraturo si è posto nelle nostre coscienze con un po’
di urgenza, con la chiara confessione di Misericordia
nell’era dei video-terminali e della virtualità
telematica (4). E ci siamo detti che la percezione di
questa parola è in relazione al suo pre-supposto: il
peccato originale. A questo riguardo, vedremo cosa ha detto
Sant’Agostino.
L’imperialismo edonistico euro-americano ci ha
indotto a credere che l’amore non si mantiene
duraturo, senza una consapevolezza di fondo: Cristo, sei Tu
l’Amore che non finisce più, perché possiedi la
stessa natura divina: Tu sei il Figlio di Dio! - nel
2001 l’abbiamo detto -.
Questa cosa informa tutta la Babilonia del nostro
tempo, con i suoi formicai pieni di orfani in preda ai vizi
meno confessabili (5).
In capo al 2002, Dio ci ha fatto provare un qualche
olocausto dei sentimenti, richiamandoci ai problemi posti
dal risanamento globale della società, ma avvertendoci che
c’è “la crisi della verità”, ossia un
predominio del relativismo, nel quale l’uomo si
rinchiude da sé nella prigione della propria soggettività,
dove non trova che la morte spirituale e raggiunge
l’essenza della disperazione (6) ( Corso di
formazione permanente del clero ).
Ma non tutto è relativo, cari amici !
Nel 2003 abbiamo ricordato un indirizzo teologico dato da
Mons. Corecco nella sua relazione del 1985 sulla
“presenza dei migranti nella chiesa particolare come
segno della mutua immanenza fra chiesa particolare e
universale” (7)
Nel 2004 l’immagine concezionale della persona umana
(“corpore et anima unus” dice l’ultimo
Concilio Ecumenico, “body and soul” dice la New
Age ), ci è sembrato un punto in comune sul quale
basare le relazioni fra i popoli (8)
ON EARTH PEACE GOOD WILL TOWARD MEN
Eccoci nel 2005, cari amici, arricchiti dalle cose che
abbiamo visto in Terrasanta e negli Stati Uniti
durante l’anno appena concluso. Per condividere con
voi questi viaggi, rinviamo al nostro Memoriale ed
alle tre Lettere a Mons.Villa da Los Angeles (9)
Intanto ringraziamo Dio per averci mostrato con evidenza
che l’unica strada realistica è la strada del
dialogo.
E’ proprio questa la sicurezza che abbiamo
simbolizzato nella Croce di Terrasanta con iscritta
l’immagine del Pontefice e le parole
dell’esercito angelico: pax hominibus bonae
voluntatis, ovvero : on earth peace good will toward
men (10) E’ la Nuova Cultura della Vita !
Non dimentichiamoci, cari amici, che stiamo vivendo
l’Anno dell’Eucarestia e
vogliamo richiamarci fra di noi ad un’idea
sacramentale della Chiesa, quale istituzione
amministrativa. Se è permesso, dopo questi 10 anni di
pratica nella Mutua come medico di base, devo dire che
trovo una analogia fra le due istituzioni (quella del prete
e quella del medico) in quanto deputate
all’erogazione di servizi pubblici, all’interno
del quadro delle leggi statali. Non si confonda questa idea
con un generico statalismo. Ma non era questa l’idea
che connetteva le ricche riflessioni di Mons.Corecco e le
interpretazioni del diritto, che sono state offerte da lui
(11) ?
Consapevoli di ciò, per la Festa dell’Epifania siamo
stati sulla sua tomba e abbiamo meditato i Misteri della
Luce, per chiedere a Dio di donarci vocazioni sacerdotali
(12). Qual è la Luce ?
Per rispondere, si deve parlare del Mistero Pasquale di
Cristo “lumen gentium”: è l’idea
sacramentale della Chiesa offerta dalla Costituzione
Dogmatica dell’ultimo Concilio Ecumenico: Cristo è
Luce per tutti i popoli e “segno di
contraddizione”, come leggiamo nel Vangelo della
Festa di oggi. Infatti, cari amici, la Chiesa non sarebbe
“luce dei popoli”, se non fosse talvolta
“segno di contraddizione”, come scriveva il
Papa Paolo VI nella sua Lettera “Humanae
Vitae”.
Per questo noi sentiamo salire una domanda, cari amici,
specialmente fra i cattolici: come si può affermare
sistematicamente una tale dottrina morale basata sul
diritto naturale in teoria, e sistematicamente negarla
nella pratica ? Ecco la contraddizione del mondo!
Ebbi a formulare tale domanda durante una Tavola Rotonda su
“Quale futuro per l’embrione del 2000 ?”
alla quale parteciparono un ginecologo di Comunione e
Liberazione ed un filosofo dell’Opus Dei invitati dal
Forum delle Famiglie di Bareggio, un paese in provincia di
Milano.
Non credo che queste cose siano immuni da conseguenze
nell’impegno del dialogo quotidiano fra le religioni.
Ma credo che vadano inquadrate alla luce del Mistero
Pasquale, cioè con quello “sguardo
d’insieme”, che troviamo in Angelo Scola
(Prefazione a H.U.von Balthasar, Uno stile teologico, 2
febbraio 1991, Nella Festa della Presentazione )
Ma come si potrebbero dire queste cose, cari amici, senza
tremare al pensiero che l’uomo non ne sia capace?
Allora che cosa ci abilita a comunicarcele fra di noi nella
mutua carità ? (13)
( cfr.
Mutual
Relations,
from Holy See, May 14, 1978 e cfr n°51
Costituzione Lumen Gentium )
Che cosa ci abilita a farlo, se non siamo immuni dal
peccato originale, ma ne siamo tutti contagiati, sebbene
fatti ad immagine e somiglianza di Dio nel prototipo di
Cristo? E non è soltanto Lui ad essere nato da una Donna
unica, proprio per ricordarci che soltanto in Lei risplende
l’immagine concezionale della persona umana
fatta com’unione di corpo e di anima ? ( cfr.
Messaggio papale per la Festa del Malato nel 150° di
proclamazione del Dogma dell’Immacolata Concezione ,
11-2-2004 ) (14)
MISERICORDIA
Ebbene, soltanto una cosa ci riabilita sempre: la
Misericordia. Ma oggi non vi voglio parlare di questa cosa,
anche perché è stato l’oggetto che ha contenuto tutte
quante le cose dette in questi anni. Però, vi invito a
meditare un testo: l’omelia di Mons.Luigi Giussani al
funerale del Maestro Giovanni Testori (15), una delle voci
meno scontate di tutti i tempi.
Com’è una delle voci meno scontate di tutti i tempi,
quella del Vescovo Tonino Bello nell’omelia
dell’Ordinazione di Antonio Neri il 7 dicembre 1991:
“ celebriamo la festa di Sant’Ambrogio: era un
retore e un magistrato romano, e fu scelto dal popolo e da
Dio a diventare vescovo…un santo estremamente
attuale…ebbene, oggi chiediamo che questo giovane
diventi immagine della Misericordia del
Signore…”.
E già che ci siamo, vi invito a rivolgervi alla Madonna con
questo titolo: Madre di Misericordia. Non lo comprenderemo
mai abbastanza… ma così ci colleghiamo al principio
delle cose dette: facciamo le nostre riflessioni
nell’ethos dell’amore, per ritrovare noi stessi
nella terminalità escatologica dei Novissimi: qui si
manifesta che Dio è quella “divina
voglia…perch’una fansi nostre voglie
stesse…E ’n sua voluntade è nostra pace:
ell’è quel mar al qual tutto si move ciò
ch’ella cria e che natura face…”. Lo
dice Dante nel terzo canto del Paradiso.
Allora prende forma il concetto di Misericordia: è amore di
carità (gratis dato) e duraturo.
E’ solo questo che ci abilita a condividere i doni
che la Misericordia di Dio fa all’umanità, come si è
visto anche nel 2004. Di questi doni, abbiamo gustato
qualcosa anche noi, grazie ad alcune cose che ora
ripensiamo, come in una rapida carrellata.
CARRELLATA
Abbiamo appreso dai giornali che è andato a Cesare Romiti
il Premio Campidoglio, e lui l’ha ricevuto con
piacere, dicendo a tutti di sentirsi “romano”.
In quei giorni, abbiamo letto la biografia di Israel
Zolli “il rabbino che si arrese a
Cristo”, a cura di Judith Cabaud. Prima di ricevere
il Battesimo ed assumere il nome di Eugenio, Zolli si sentì
dire da Cristo: “sei qui per l’ultima
volta…d’ora in poi seguirai me”.
“Un cavallo di Troia” è stata definita la
delibera della Giunta regionale umbra, che il 4 febbraio
2004 ha approvato degli aiuti alle cosiddette “coppie
di fatto”.
“Ho vivamente apprezzato l’intervento preciso
di don Giussani e la testimonianza concreta di tre parroci
sul tema della parrocchia” scrive Mons. Betori
Segretario Generale dei Vescovi Italiani in un messaggio da
lui firmato il 12 febbraio 2004.
Ricordo l’Assemblea Generale dell’Associazione
col Presidente Scola, il quale è stato intervistato poco
prima dai giornalisti, e ci ha detto cose indimenticabili.
Abbiamo partecipato alla Veglia Pasquale col Card. Scola il
10 aprile, e qualcosa di questa esperienza ho scritto a
Mons.Villa nella Lettera che gli ho dedicato per il Suo 70°
di Sacerdozio pensando alla Maddalena nella sua mutua
intesa col Signore (16)
Le Suore della Misericordia, che hanno ispirato il film
Magdalene (Leone d’Oro 2002 alla Mostra di Venezia )
hanno pubblicamente chiesto scusa per gli abusi inflitti
agli orfani e alle ragazze madri, che venivano rinchiusi
nei loro pensionati (vd.Corriere della Sera del
6-5-2004)
Due giorni prima, con i Cardinali Tettamanzi e Nicora,
siamo stati alla Festa dei Fiori al Seminario Diocesano ed
abbiamo reso grazie a Dio per il ricordo dei 70 anni di
Sacerdozio di Mons.Villa.
Domenica 16 maggio, abbiamo goduto la festa della
Canonizzazione di Santa Gianna Beretta Molla, una pediatra
che ha operato a Magenta e dintorni, fino a dare la vita
per evitare l’aborto della quarta bambina. Con lei ci
siamo raccolti in Piazza San Pietro ed abbiamo pregato
tutti insieme per “costruire la Nuova Cultura della
Vita”. A questa Santa è dedicata la filiale milanese
dell’Associazione Medici Cattolici, la stessa che
quest’anno ha promosso un Congresso su
“L’anima fra scienza e fede”, con
interventi di esponenti della cultura: Reale, Boncinelli,
Andreoli, Bianchi, Tettamanzi, Ravasi. Sento che dobbiamo
pregare l’Immacolata Concezione perché protegga i
medici per la posizione che occupano nella società.
Giovedì 17 giugno siamo partiti per il Viaggio
Ecumenico in Israele guidato dal
Cardinale Tettamanzi e ho raccontato questa
esperienza nel Memoriale che
ho scritto per gli amici.
A luglio c’è stata la visita in Svizzera cui ha fatto
seguito la Lettera che ho scritto a Mons.Villa e cui ho
dato il titolo: Maddalene (17). In quei giorni la Spagna
era presa a dibattere intorno alle leggi che riguardano le
cosiddette “coppie di fatto” ed il Ministro
della Giustizia ha chiesto rispetto per il lavoro che fa il
Parlamento in una società democratica.
Sabato 14 agosto siamo stati a Firenze ed abbiamo visitato
la Chiesa di Santa Croce, mentre nei primi di settembre il
Vescovo Maggiolini ha ricordato il protettore della sua
città, dicendo che “l’Islam non sarà fermato a
Poitier, né a Lepanto, né a Vienna, ma sarà superato con
lucidità di pensiero teologico e filosofico...”
Abbiamo meditato,cari amici, l’opera di questo
Vescovo dedicata all’escatologia e giunta da poco
nelle librerie. Ve la segnaliamo vivamente.
Sabato 11 settembre abbiamo incontrato Mons. Giuseppe
Conte, Cappellano dei Corpi di Guardia nella Città del
Vaticano e siamo stati a cena con lui in un ristorante
cinese di Borgo Pio.
Di questo e dell’ultimo film di Ermanno Olmi
ambientato in Cina (che abbiamo visto insieme al Maestro
stesso, che poi ha risposto alle nostre domande) ho detto
qualcosa nella Lettera che ho scritto a Mons. Villa. (18)
Giovedì 23 settembre, ci siamo raccolti in memoria del
Santo Padre Pio ed abbiamo meditato le sue ultime ore, come
sono state raccontate da chi l’ha assistito:
“mi accorsi che voleva un po’ di luce sulla
fotografia del Papa che teneva lì sul quadro della
Madonna…forse pregava per il Papa e questa luce
sulla fotografia lo aiutava”.
Dopo un Congresso sulle Nuove Droghe ( cari amici, sono in
arrivo prodotti micidiali e si stanno moltiplicando queste
forme di dipendenza devastante! ), sabato 25 settembre
siamo stati a Genova ad un Congresso dedicato al Purgatorio
con i Cardinali Bertone e Cottier.
Nell’Abbazia di Chiaravalle sono ricominciate le
conferenze di Inos Biffi su San Bernardo: dei veri
gioiellini, cui è sottesa un’affermazione da grande
teologo: “la vita monastica è vita laica”.
In ottobre, siamo stati a Civitavecchia per consegnare il
Memoriale del Viaggio in Terrasanta al Vescovo Grillo e
per devozione alla Madonnina che ha pianto lacrime di
sangue.
Che cosa ci avrà voluto dire?
In dicembre, c’è stato un viaggio negli Stati Uniti
ed abbiamo visitato con grande meraviglia la Cattedrale di
Los Angeles, dove si trova un monumentale mausoleo con un
sarcofago a base quadrata di metri 3 x 3 , con la
raffigurazione della Croce di Terrasanta in marmo rosso
laguna. Abbiamo pregato per il Cardinale Mahony, il quale
ha consegnato ai suoi fedeli il messaggio del recente
Sinodo: Rebuilt my Church. Ancor più di prima, abbiamo
imparato che “l’unica via realistica è la via
del dialogo”. (19) Abbiamo trovato un’opera del
vaticanista John Allen sul Conclave, dove si accenna
all’interesse del Card. Angelo Scola per la Nuova
Cultura della Vita.
Per la Festa dell’Epifania, siamo stati sulla tomba
di Mons.Eugenio Corecco ed abbiamo chiesto a Dio che dia
vocazioni sacerdotali all’umanità contemporanea. Per
questo abbiamo meditato i Misteri della Luce con alcuni
brevi pensieri (20)
Pochi giorni fa, abbiamo visitato la casa natale di Santa
Francesca Cabrini, che è stata 27 volte negli USA e
s’è fatta sponsor della costruzione di diversi
orfanotrofi: il Papa l’ha fatta Patrona Universale
degli immigrati e noi abbiamo appreso con piacere che è
stata allestita una mostra a lei dedicata nel nostro
Aeroporto Internazionale della Malpensa.
Per concludere, vorrei pure condividere con voi, cari
amici, le parole riportate sul biglietto che mi ha mandato
il Sindaco di Milano Gabriele Albertini: “lo spirito
dell’occidente è nostro amico se lo accettiamo, ma è
nostro nemico se ne siamo sopraffatti; sarà nostro amico se
gli apriremo i cuori, sarà nostro nemico se gli cederemo i
nostri cuori; amico se da lui prenderemo quel che più ci
serve, nemico se lasceremo che lui si serva di noi per i
suoi fini” (K.Gibran)
Dunque, portiamo sempre nel cuore la formula di
Sant’Ambrogio, il quale è stato funzionario
dell’impero: UBI PETRUS IBI ECCLESIA. E colleghiamo
questa formula alle parole di San Pietro, con cui ci
salutiamo di nuovo: “vi saluta la comunità che è
stata eletta come voi in Babilonia…salutatevi col
bacio della carità e sia pace a tutti voi che siete in
Cristo…” ( Prima Lettera di Pietro
)
N O T E
(1) Note del 2-2-1997
(2) Note del 2-2-1998
(3) Note del 2-2-1999
(4) Note del 2-2-2000
(5) Note del 2-2-2001
(6) Note del 2-2-2002
(7) Note del 2-2-2003
(8) Note del 2-2-2004
(9) Lettere a Mons. Luigi Villa da Los
Angeles
(10) Vangelo di Luca 2:14
(11) Eugenio Corecco, Premio Sigillo d’Oro,
Università di Bari
vedi: Stanislaw Gryegel, Rivista di Teologia Facoltà di
Lugano n° 1, anno 1
(12) Visita a Lugano del 6-1-2005 : Meditazioni sui Misteri
della Luce
(13) V. Andreoli, I miei matti: ricordi di un medico della
mente
(14) Visita del Papa a Lourdes, 15-8-2004
(15) Orazione funebre di Mons. Luigi Giussani in
memoria del Maestro Giovanni
Testori
(16)
link Mons. Villa
(17) Lettera a Mons.Villa del 17-7-2004
(18) Lettera a Mons Villa del 19-10-2004
(19) Meeting di Assisi del 27-10-1986
(20) vedi (12)