CONGRESSO
– ABANO TERME - 6-8 NOVEMBRE 2008
LA SALUTE MENTALE : LA SPERANZA E LA CURA
Dal 6 all’8 novembre 2008 all’Hotel Magnolia di
Abano Terme (Pd) si è tenuto il Congresso promosso da
Medicina e Persona, dedicato a La Salute Mentale: la
Speranza e la Cura, dove sono convenuti operatori
appartenenti alle diverse professioni Psico-Sociali. Non è
possibile dire in poche parole tutta la ricchezza delle
esperienze e dei contributi che hanno offerto le decine di
Relatori, che si sono avvicendati al microfono ad uno ad
uno, col coordinamento del Dr. Giorgio Cerati, il quale nel
suo ruolo di Direttore del Dipartimento di Salute Mentale
dell’Azienda Ospedaliera della Provincia di Milano,
ha regolato lo svolgimento dei lavori facendo emergere
l’armonia fra le diverse voci.
In realtà c’è stato un “bombardamento” di
messaggi che hanno inteso costruire la posizione giusta in
cui deve stare l’operatore davanti all’uomo
mentalmente malato, e il Prof. Eugenio Borgna l’ha
ravvisata nel cuore personologico che abita la relazione
fra corpo e anima, che a sua volta struttura la relazione
d’aiuto uomo-uomo (cfr. la mia Tesi di Bioetica
dedicata a Modello Etico Personalista. La Persona coma
Uni-Totalità Corporeo-Spirituale e i Significati del Corpo
per la Persona – Università Cattolica del Sacro Cuore
http://www.aleluja.info/testi/opere/opere.html).
Connesso a questo c’è stato il messaggio del Dr.
Felice Achilli, Primario di Cardiologia dell’Azienda
Ospedaliera di Lecco, il quale ha fatto notare che la
vocazione umanistica del medico viene messa a tema da una
delle massime autorità scientifiche esistenti al mondo, The
Lancet UK Medical Journal, che ha sentito il bisogno di
istituire una rubrica intitolata: L’Arte di Curare.
La stessa vocazione umanistica abbiamo ritrovato nella
Conferenza della Prof.ssa Mariella Carlotti, la quale ha
illustrato i significati dell’opera di Giotto che
riveste il campanile del Duomo di Firenze, ed ha notato che
l’armonia supposta nei postulati del platonismo, che
porta Giotto ad essere un campione del nostro umanesimo
universalistico, si ritrova nel particolare in cui vengono
messe in corrispondenza le due immagini che rappresentano
la Musica e la Politica.
Nelle coordinate di questo quadro si inseriscono gli
apporti delle diverse relazioni: il Dr. Giuseppe Anzani,
Presidente del Tribunale di Como, e la Dr.ssa Maria Teresa
Ferla, Primario di Psichiatria dell’Ospedale di
Garbagnate (Mi) e continuatrice dell’opera di Borgna,
hanno toccato gli aspetti normativi e giudiziari che
riguardano le professioni psico-sociali. Il Prof. Andrea
Toniolo, Preside della Facoltà Teologica della Regione
Triveneta, ha notato che “chi non conosce Dio è senza
speranza, perchè il nome di quella speranza che ci sorregge
è Dio”. La Prof.ssa Musetti del Servizio di
Psicopatologia dell’Età Evolutiva, ha inquadrato la
diade mamma-bambino come elemento fondamentale. Mons.
Massimo Camisasca, Rettore di un Istituto di Formazione
Sacerdotale, ha fatto presente che “dobbiamo fare di
Dio una parola completamente laica”. Il Prof. Italo
Carta Docente Cattedratico di Psichiatria
dell’Università di Milano ha suggerito di rendere
bi-personale il setting mono-personale della relazione
clinica, sapendo che non dobbiamo guarire e spesso neanche
curare, ma piuttosto “accompagnare”. La
Prof.ssa Maria Teresa Maiocchi dell’Università
Cattolica ha posto la domanda: “perché sono
qui?”, che sta alla base di un percorso di formazione
dell’operatore. Quindi è stato intercettato dalla
Prof.ssa Marina Bombelli il valore di un metodo di lavoro
d’equipe nelle professioni psico-sociali. La Prof.ssa
Lia Sanicola già collaboratrice del Ministero di Grazia e
Giustizia e Docente nelle Università di Parma e Friburgo,
ha proiettato immagini che illustrano i modelli di
“reti sociali” che connettono i servizi di
diversi soggetti: supermercato, medico di base, comune,
caritas, cps, parrocchia, oratorio, patronato. Il Dr.
Maurizio Nicolosi dell’Ospedale di Catania ha notato
come la relazione di aiuto sia soggetta continuamente al
burn-out. Un operatore della Cooperativa Giotto per
l’inserimento lavorativo di disabili e detenuti, ci
ha resi consapevoli che il percorso di redenzione comporta
il bisogno di porci la questione del male che abbiamo fatto
e del bene che possiamo ancora fare.
Numerosi altri esempi che operano nei Servizi Psico-Sociali
sono stati presentati al pubblico, come
l’Associazione Diversa-Mente con Maria Teresa De
Grada per il supporto ai Familiari dei Malati Psichici, la
Fondazione Maddalena Grassi con Marzia Negri che assiste
anche Persone Anziane, la Cooperativa Sociale il Nazareno
di Carpi (Mo) con Sergio Zini che in base alla propria
esperienza ha dimostrato che “il presente è il tempo
della misericordia”. Nelle consumazioni che abbiamo
fatto all’ Hotel Magnolia abbiamo conosciuto due
sorelle dell’Istituto della Misericordia impegnate
nella gestione di un Ospedale di Verona col Dr.Marcello
Santi, e con loro abbiamo parlato di casi disperati
compresi abusi in età infantile. Dai pericoli del
riduzionismo biologico ci ha messo in guardia il Prof.
Giancarlo Cesana Docente Cattedratico di Igiene e Salute
Pubblica all’Università di Milano, il quale ha
parlato degli Stati Uniti (dove di vuole portare un Sistema
Sanitario Nazionale come il nostro, N.d.R.) e dove esiste
una Teoria Ateoretica (Non-Teoria) rintracciabile nel
Diagnostic Statistical Manual of Mental Diseases che usa i
presidi farmacologici per trattare non persone ma malattie,
dopo averle classificate in base a un elenco di 300
Diagnosi “pre-confezionate”. E’ un tipico
caso di ideologia scientifica imposta coi mezzi
socio-politici delle Consensus Conferences, senza
considerare che lo stesso “bugiardino” del
farmaco crea confusione, quando segnala effetti collaterali
peggiori della malattia che si vuole curare con quello
stesso farmaco, come un anti-depressivo che può dare
suicidio. Quindi il primo problema è che la medicina non
faccia male. Il Prof. Cesana ha quindi indicato al
Congresso una direzione di sviluppo nella riflessione su
come l’evoluzione biologica sia centrata su se
stessa, ma la legge interna alla vita di ogni soggetto
tenda al superamento della regola naturale per la
realizzazione di se stesso.