MEMORIA
PER PAPA RATZINGER
Martedi 14 novembre 2006
Di ritorno da Trivulzio (Provincia di Pavia) per un
pellegrinaggio alle spoglie del santo medico condotto San
Riccardo Pampuri, il cui corpo è venerato nella chiesa
parrocchiale di quel piccolo paese. Vicino all’urna
del Santo ho incontrato il parroco don Angelo Beretta, al
quale ho dato una copia dell’articolo di Giorgio
Cittadini comparso sul Giornale di giovedì 9 novembre 2006:
L’ideale cristiano della bellezza, dove parla della
sua visita in USA all’ospedale Mayo Clinic di
Rochester: 35.000 dipendenti ed una fervente comunità
parrocchiale affidata a Padre Jerry Mahon, al quale Mons.
Luigi Giussani ha fatto dono della statua di San Riccardo,
perché grazie a lui in quei luoghi si sarebbero verificati
fatti prodigiosi. Come prodigioso sarebbe il fatto successo
ad una 22enne di Reggio Calabria colpita da un brutto
linfoma, e che lo stesso parroco mi ha raccontato.
Santità, dopo l’articolo del giornale diretto da
Andreotti 30 Giorni dedicato a San Riccardo Pampuri, il
movimento dei devoti a lui si conferma come un fatto, che
ha acquistato diffusione internazionale, per non dire
globale. Perché è successo Santità ?
Ne parlavo con l’uomo che lavora al bar
dell’oratorio di Trivulzio: quali bisogni profondi
intercetta questa figura ? A quali altri santi si collega ?
Perché quel santo ha speso la sua vita in questa zona della
Terra ? Che cosa dice ai politici in relazione alle gravi
questioni bioetiche che interessano il mondo ?
Oggi sono stato a Trivulzio proprio per fare chiarezza su
queste cose.
Il parroco vuole fare un Centro di Spiritualità: ne
parlavamo al bar dell’oratorio. Ci vogliono i
permessi delle autorità e si devono raccogliere i fondi per
finanziare l’opera. Solo così il progetto potrebbe
essere portato avanti.
Ma la domanda che ci facciamo è la seguente: la nostra
gente sente il bisogno di un vero rinnovamento spirituale?
Questo Centro sarebbe capace di intercettare i bisogni
profondi delle anime? Non si tratta prima di metterci in
ascolto di questi bisogni ?
Al bar dell’oratorio ci siamo misurati con i diversi
aspetti di questa problematica. Una vecchia signora ha
parlato con me e col Francesco: conosce i territori che si
distendono lungo il corso del Ticino fino a Pavia, ma
denuncia la schifezza che si diffonde nell’ambiente
naturale. Quant’è sporco il Fiume Azzurro (Ticino) a
causa degli scarichi delle industrie, ma anche
dell’inciviltà di coloro che abitano quei territori.
Non è anche questo un segno di malessere spirituale ?
Ma nello stesso tempo misuriamo il bene che potrebbe
soddisfare questi bisogni. Misuriamo il bene che invoca la
situazione socio-politica ed economica dei nostri tempi.
Attenzione, si potrebbe andare incontro a tempi duri nei
quali potrebbe prendere il potere un uomo forte, e
riportarci a forme di regime che non vorremmo più vedere.
Santità la scristianizzazione va avanti nonostante il
dialogo fra le religioni interessi tante istituzioni.
Quando Napoleone fece chiudere le opere religiose, anche
questa parrocchia fu abbandonata. Dopo la visita di oggi,
penso alle cose che ci ha fatto vedere l’uomo con cui
abbiamo parlato: ci sono costruzioni che vanno in rovina:
un ex-asilo che andrebbe demolito, un salone che il parroco
trasformò in cinema usato per le feste dei ragazzi ma
bisognoso di imbiancatura, una metà del grande cascinale
lasciato alle erbacce. Non sono immagini di tante anime
tormentate da spiriti immondi ? Non c’è una legione
di spiriti immondi che andrebbe fatta entrare nei maiali,
Santità, e dovrebbe smetterla di tormentarci col suo
contagio maligno ?
Il mio direttore spirituale, il 96enne Mons.Luigi Villa
insegna com’è bella la purezza. Chi non è puro
– dice – non può amare Dio, e neanche lo può
percepire. Ma non può neppure amare il prossimo, perché non
ama se stesso. E nell’odio contro se stesso si radica
il male dell’uomo. Quindi risulta una bestemmia quel
nome dato al partito dei pedofili costituito nei Paesi
Bassi (“partito per l’amore del
prossimo”). Il peccato ci fa schiavi del male ed
allarga il nostro cuore: un abisso di desideri frustrati.
Ci abituiamo a vivere ogni piccola cosa come fonte di
delusione e insoddisfazione, e ragione di conflitti sempre
più radicali capaci di generare conflitti che aumentano,
come i gradini di una scala: isolamento, depressione,
disperazione. Manca il coraggio di chiamare per nome le
angosce che prendono i cuori di tanti uomini donne bambini
e li rendono schiavi nel nostro mondo ricco e sviluppato.
Manca il coraggio di ascoltare il grido di un infinito
numero di anime. Ma si dovrebbero leggere le statistiche di
alcuni indicatori sociali:
1) spese di risorse per farmaci, ricoveri ospedalieri ed
assenze dal lavoro connesse a patologie psichiatriche
2) diffusione di reati e crimini con aggravamento del
carico sulle forze dell’ordine, sul sistema
giudiziario e sugli istituti di pena
3) stragi di umane vite non ancora nate (aborto) o perse
per droga, alcool, abusi sessuali, abbandoni in età
anziana, terrorismo e guerre
Come si fa a pensare soltanto una situazione del genere ?
Se Dio c’è, perché c’è il male ? I santi ci
aiutano ad intercettare gli agenti del male spirituale e
propongono un’azione comune:
CANTARE LA MISERICORDIA DI DIO come scrive il Dottore della
Chiesa che assomiglia tanto a San Riccardo Pampuri: Santa
Teresina di Gesù Bambino davanti al problema del male (vedi
la sua “Piccola storia di un fiorellino bianco
scritta da lui stesso”). Quel problema del male che
tanto interessava un altro Dottore della Chiesa:
Sant’Agostino che Lei ha in programma di omaggiare,
Santità, a Pavia (vedi Joseph Ratzinger: Popolo e Casa di
Dio in Sant’Agostino, 1951) Con questo Dottore della
Chiesa ci domandiamo: perché c’è il male ? Infatti
c’è solo una risposta adeguata al problema del male
ed è la Misericordia di Dio. Ebbene per ambedue quei Santi
(Riccardo e Teresina) il segreto della felicità si trova
nelle piccole cose. Il nucleo fondamentale della loro
spiritualità è quello che risponde alle domande profonde e
ai bisogni dei nostri tempi. Infatti sono i piccoli che
cantano la Misericordia di Dio.
LA SPIRITUALITA’ DEL PICCOLO: non è il possesso che
ci fa liberi, ma l’essere piccoli … se il
chicco di grano caduto a terra non muore non porta frutto,
ma se muore porta frutto (lo nota uno scrittore che
descrive la Russia in preda alle forze del male e la
contrappone alla Russia dei monaci) C’è qualcosa di
più piccolo di un chicco di grano? C’è qualcosa di
più incredibile dell’opera che ne nasce ? Nel chicco
c’è tutto, nel chicco c’è la ratio, il codice
di accesso e il progetto del tutto, nel chicco c’è la
legge che governa il tutto. Lo sanno i cinesi: (nel mio
cuore c’è l’universo, mi ha detto un
intellettuale cinese come Hsiao Chin). Lo sanno i cristiani
( la persona umana è fatta ad immagine e somiglianza di Dio
in Cristo). Lo sanno i santi (non c’eravamo e ora ci
siamo – sentivo dire da Mons.Luigi Giussani –
quindi “siamo fatti”).
In parvulis sanctis Ecclesia Christi diffunditur, dice
Sant’Agostino: nelle sante piccole cose si diffonde
la Chiesa di Cristo contro il potere del male. Ecco che
cosa dobbiamo insegnare in ogni stato di vita, in ogni
professione, in ogni scuola del mondo: “fare le
piccole cose con amore grande”. E’ il messaggio
dei santi. E’ la terapia per i nostri tempi a tutti i
livelli.
Santità, Lei visiterà Pavia e toccherà una terra in cui
sono stati non pochi santi. Sono loro che fanno luce:
infinite piccole luci che squarciano le tenebre di una
notte piena di disperazione, nella quale risuona
l’eco del grido di infinite anime. Alle sue orecchie,
Santità, giungerà la loro voce soffocata dal male, e
sentirà lo stesso fremito di verità che ha riempito di
commozione l’anima di Sant’Agostino. E noi non
diversamente da lui vogliamo porci il problema del male:
perché c’è il male? dov’è Dio ?
Dove sei Dio Onnipotente ? Non vedi che il male annienta le
anime di tante umane vite ? Perché non vieni a liberarci ?
Allora il popolo sentirà il vuoto abissale e inghiottirà
questo grido: perché ?
Finchè dal popolo stesso salirà un coro di voci bianche a
cantare la Misericordia di Dio: Colui che soffre tutte le
sofferenze del popolo è il Dio che soffre ma non muore,
perché è Vita Eterna e Amore senza fine: Misericordia
… ecco il Nome del Vero Dio Gesù Cristo:
Misericordia. La confessano i piccoli del Signore. Gridano
loro, se no griderebbero le pietre. Vive Dio! Non è morto.
Piccolo coi piccoli. Gioca come giocava con sua Madre la
Madonna. Quando gli spiegava la legge della vita: la legge
del chicco. Se il chicco di grano caduto a terra non muore
non porta frutto, ma se muore porta molto frutto. Allora
Lui lo ha detto ai Suoi amici, coi quali prendeva tanti
pesci. Poi hanno scritto questa legge nelle Sacre
Scritture, dove ora leggiamo: se il chicco di grano caduto
a terra non muore non porta frutto, ma se muore porta molto
frutto. Non lo vedi? E’ la legge dell’amore,
l’unica vera legge spirituale. Non è il possesso che
fa liberi, ma l’essere piccoli.
Al problema del male che tormentava il nostro Doctor
Gratiae, Santità, (perché c’è il male?) noi dobbiamo
rispondere con la spiritualità del piccolo, perché la
spiritualità del piccolo sia il centro della vita di ogni
persona umana.
Arrivederci
Dr Alen Pandolfi – mmg – Provincia di Milano