A poco tempo dall’intervento della CEI sulla
Pastorale della Salute, a poco tempo dalla seduta del
Consiglio dei Ministri della Repubblica che identifica la
priorità delle Cure Primarie, la politica italiana vede
puntare l’attenzione sullo stesso tema con un
Congresso dei Diesse tenutosi a Milano al numero 16 in
Corso Venezia, dove ha sede il Circolo della Stampa.
Chi scrive, vi ha potuto apprendere che sul territorio
dello Stato sono 43.899 i titolari di convenzioni per mmg
(medici di medicina generale) dei quali 3.256 (36%)
organizzati in associazione, 1.541 (14%) in gruppo, 744
(9%) in rete e 31 in altre forme sperimentali.
Queste cifre sono destinate a crescere, e l’avvenire
ci troverà in difficoltà riguardo al governo della spesa
per la salute, se la demografia dice che nel 2045 saranno 8
milioni in più coloro che superano i 65 anni, e la speranza
di vita media sarà di 81,4 anni per gli uomini e 88,1 anni
per le donne.
Interessanti sono state le relazioni presentate dai
sindacalisti, i quali sottendevano un concetto
fondamentale: il medico della persona deve ricordarsi la
necessità di un approccio globale, perché ogni persona è
fatta com’unione di corpo e anima, aldilà di ogni uso
di sistemi informatici con dei server che marchettano le
prestazioni erogate.
E’ stato fatto un richiamo all’esperienza degli
Stati Uniti, dove il governo valuta i diversi centri di
Cure Primarie presenti sul territorio.
Ci si augura che gli stimoli giunti da Congressi come
questo, giungano agli interessati e siano motivo di
riflessione per l’avvenire del nostro Paese.
Dr. Pandolfi Alen Febo – mmg – Provincia di Milano