Saluto dell’Ambasciatore USA Ronald P.Spogli
Roma,
Camera dei Deputati, 11 settembre 2005
L’11 settembre di quattro anni fa la comunità
internazionale rimaneva sgomenta di fronte al tentativo
scellerato di far nascere la paura nei cuori di tutti noi e
di cancellare quei valori che sono il fondamento delle
nostre democrazie. Un attacco ai valori di libertà,
indipendenza e legalità in cui tante persone, provenienti
da molti paesi diversi, perdevano la vita. Dieci di loro
erano cittadini italiani.
La
giornata di oggi ha un significato che va oltre il momento
del ricordo negli Stati Uniti e negli altri novanta paesi
che hanno perso i loro connazionali. Ha un significato più
profondo del nostro doloroso omaggio a tutte le vittime di
quegli attacchi e alle loro famiglie, le cui vite sono
state cambiate per sempre dagli avvenimenti di quel giorno.
Questa è la ragione per cui l’11 settembre è
diventata la data in cui rinnoviamo il nostro attaccamento
ai valori che ci appartengono e in cui rinnoviamo il nostro
impegno per la promozione della libertà e
dell’indipendenza necessarie per una pace duratura.
Pochi
momenti sono impressi nella memoria delle persone così
nettamente come gli avvenimenti di quella mattina. Ci
capita spesso di parlare di eventi in cui ricordiamo
esattamente dove ci trovavamo nel momento in cui
avvenivano. Ad esempio, ricordiamo bene dove eravamo
l’inverno scorso quando abbiamo appreso dello Tsunami
che devastava l’Estremo Oriente e ricordiamo bene la
scorsa primavera quando è scomparso Papa Giovanni Paolo
II.
Ognuno di noi ha dei momenti
importanti della storia che restano indelebili nella
memoria.
L’11 settembre è uno di quelli: nessuno lo
dimenticherà mai. Le immagini, i suoni e le emozioni vanno
tutti, nella nostra memoria collettiva, a quel giorno e ci
ricordano l’importanza di avere amici e alleati in
tutto il mondo. Ci ritroviamo quì oggi tutti insieme come
un’unica famiglia per ricordare non soltanto le
vittime di allora, ma anche quelle degli anni successivi:
le vittime di Madrid, Bali, Londra, Sharm el-Sheik, di
altri paesi nel mondo e quelle dell’Italia. E siamo
qui riuniti affinchè la loro vita non sia stata sacrificata
invano.
Ricordiamo l’eroismo di coloro che si sono
sacrificati per gli altri. Quel giorno, i nemici del nostro
paese hanno messo alla prova la nostra determinazione. Ma,
di fronte al pericolo, uomini e donne valorosi hanno
rischiato e si sono sacrificati tutti per la vita degli
altri. Abbiamo visto il vero eroismo tra i passeggeri
dell’aereo che hanno sfidato i dirottatori e lo
abbiamo visto nei soccorritori che di corsa hanno risalito
rampe di scale andando verso un grande pericolo. Ricordiamo
oggi gli eroi che con determinazione si sono presi cura dei
loro vicini e vediamo ancora questo eroismo nelle migliaia
di persone che lavorano per aiutare le vittime
dell’uragano Katrina.
Gli attacchi terroristici dell’11 settembre hanno messo in risalto i legami di amicizia che ci uniscono da sempre. Desideriamo esprimere ancora una volta la nostra più profonda gratitudine all’Italia per la grande solidarietà verso gli Stati Uniti dopo gli attentati. Il sostegno morale di amici e alleati è prezioso quando ci troviamo ad affrontare eventi così terribili. La cerimonia di oggi sicuramente rafforza questi legami. Grazie ancora a tutti voi.