Suor Cristina Fiorani

Roma 20 marzo 1994

Carissimi Alen oggi pomeriggio e questa sera sono a casa
( presso le Suore Ancelle del Sacro Cuore di Gesù
Agonizzante, Quartiere Tiburtino Roma )
Se vuoi venire mi fa molto piacere. Se vuoi posso
venire io a trovarti. Telefonami.
Se non riesci a telefonarmi, vieni ugualmente.
Nei S. Cuori di Gesù e Maria


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Lugo di Romagna 24 gennaio 1996
Carissimo Alen ti chiedo innanzitutto perdono per il lungo silenzio, e soprattutto per avere provveduto per le immagini che mi avevi chiesto della S. Famiglia… è stato un periodo un po’ particolare e il tempo è volato nel sistemare tante cose prima di partire. Si, ho lasciato Roma e ora sono a Lugo. L’obbedienza mi è stata chiesta poco prima di Natale, inaspettata per me ma anche per i superiori che me l’hanno chiesta, perché l’esigenza che mi ha chiamata qui è giunta veloce, urgente.
Gesù ama venire “come un ladro” cogliendo di sorpresa la nostra natura umana così incline ad addormentarsi nella situazione che le è presente ora. La nostra dimensione umana fa progetti, si stende i suoi programmi… ma c’è un Amore che tutto travolge, Lui che è l’eterna novità, Lui che è Voce mai spenta, mai stanca di chiamarci e richiamarci.
Così sono qui. Continuo i miei studi, darò un po’ per volta i 5 esami che mi mancano , ma il mio impegno ora è il
lavoro presso un quindicinale di cultura religiosa: si chiama “Vita Femminile” (chissà se forse te ne ho già parlato qualche volta ?), ha una storia ormai ottuagenaria , che comincia col desiderio di S. Pio X di dare vita ad una stampa rivolta alle donne soprattutto, ma che portasse contenuto buoni, costruttivi, legati ai valori della nostra fede. Attualmente il giornalino è diretto da don Carlo; io e altre mie consorelle è da circa otto anni che collaboriamo a questa opera, ma ora ci è stato chiesto un impegno più diretto e “dentro”.
Lavoro la mattina presso la redazione con un’altra sorella, per ora stiamo imparando un po’ tutto; ma soprattutto ora l’impegno grande è quello di dare forza e voce a questo strumento, che ha fatto tanto bene in tutti questi anni, ma che ora è ridotto al minimo come numero di abbonati e come diffusione.
Quello di “Vita Femminile” è un lavoro che mi piace tanto, è forse il servizio che più avrei preferito svolgere, e mi è caro toccare ancora con mano che Dio ci conosce fino in fondo e se chiede sacrifici, è solo per un bene più grande, anzi per il bene più grande che potremmo pensare.
Ti manderò a seguito delle lettera alcune copie di “Vita Femminile” così puoi vederle, e magari se ne hai occasione farle conoscere a qualcuno; è uno strumento semplice e umile, ma è una voce serena e pulita che, sono certa, potrà fare ancora molto bene.
Io sono a Lugo… chissà che non sia più facile vederci? Ti farò sapere dei prossimi incontri di preghiera del 1° venerdi del mese, magari potresti venire.
Ti chiedo un ricordo speciale per il 2 febbraio, giorno in cui rinnoverò i voti ( sarò a Roma perché ho anche un esame )… prega che Gesù mi guardi sempre con Misericordia e accetti la povertà della mia offerta: non ho che misere cose da dare, ma Lui lo sa con quanto amore voglio rispondergli, e come bruci nel mio cuore povero e duro la Sua Fiamma. Prega per questa tua sorella in Cristo, povero verme AMATA DA DIO .
Ora ti saluto caramente, sei sempre presente nelle mie preghiere, chiedo a Gesù che Lui regni nel tuo cuore sempre, e a Maria che ti protegga nella più profonda e vera purezza di ogni parte di te.
Tua sorella in Gesù e Maria


PS Grazie per la cartolina da Ferrara… credo che tu sia stato a salutare il Vescovo… l’ho potuto conoscere e ne sono stata tanto colpita: è semplice, essenziale e va sempre al punto ( al Punto: Cristo ! ), ha uno sguardo buono come quello di un bambino. Grazie Gesù per Mons. Carlo Caffarra !

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Bologna 15 novembre 1996
Carissimo Alen
spero che questa mia ti trovi bene, che il Signore accompagni sempre e benedica il tuo lavoro e il tuo impegno per la Sua Chiesa.
Anche il nostro lavoro procede un pò alla volta, con l’aiuto di Dio. Le difficoltà non mancano, né per la scuola, né per Vita Femminile, ma gli ostacoli, le fatiche, le prove sono in fondo dei bei “calcioni” che spingono sempre più a riconoscere la propria povertà, la propria miseria, e la Misericordia traboccante ed “esagerata” di Dio. Si…
quante esperienze di fallimenti, quanto timore, angoscia a volte e smarrimento. Poi lo sguardo torna ad alzarsi e a fissarsi là verso gli orizzonti così ampi della volontà e dell’Amore di Dio. In quante occasioni Gesù mi sta chiedendo di fare, letteralmente, dei salti nel vuoto… fa paura un po’, ma senza queste “acrobazie dello spirito” non si farebbe mai l’esperienza di quel caldo abbraccio di Padre che, ogni volta , giunge misteriosamente a sorreggerti e ad avvolgerti.
Viviamo nel mondo, ma veramente Dio ci fa andare oltre e volare ad altezze dove tutto appare così piccolo e fugace … quello che resta è solo l’Amore !
E’ difficile Alen , sempre più spesso mi trovo a concludere che
davvero la nostra vita è una salita al Calvario, ma è una salita anche così bella , intensa da farti vibrare nell’intimo. E’ bello vivere così, non riesco a pensare la mia vita diversamente…sarebbe solo un pallido e insipido susseguirsi di ore. Ed è bello lungo questo cammino procedere insieme, fratelli nell’unico Padre, animandoci a vicenda a restare vigilanti nell’Amore. Questo è per me la nostra amicizia, questo è un diventare consanguinei nel Sangue del nostro Gesù.
Lo dico dalla sincerità del cuore, anche se le distanze e il tempo, per me molto avaro , diradano la possibilità di comunicare e raccontare. Grazie per ogni cosa. Prego per te e per le tue intenzioni e spero nella tua preghiera per questa sorella che ha bisogno di tutto.
In Cristo e Maria

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Bologna 24 luglio 1998
Mio carissimo fratello in Cristo,
finalmente questa sorella si decide a farsi viva… me lo dico ogni tanto, sai ? Mi dico che dovrei sentirti o scriverti, ma poi , lo sai anche tu :
questo tempo corre e scivola via così, e ti ritrovi con settimane alle spalle e il tuo pensiero che è rimasto pensiero , senza riuscire a tradursi in un foglio come questo, vergato così, “in diretta” dal cuore.
E’ già quasi finito luglio, la scuola è chiusa da più di un mese, eppure solo oggi cominciamo ad andare un po’ più “lente”. Sono in redazione, finito l’ultimo numero urgente di “Vita Femminile” da consegnare prima della chiusura estiva, e finalmente posso fare “altro” (ho passato le ultime settimane a scrivere, leggere e correggere bozze per ore ).
Ma resto dell’idea che questo tempo è tempo di Dio, anche questo nostro “moderno” tempo che pare così avaro, è tempo di Dio: Lui vi regna e Lui lo guida e lo ricolma.
Tempo fa, lamentandomi con don Leo per lo “stress” della vita che l’obbedienza ora mi chiede, lui mi ha risposto che questa è la vita di penitenza, che Dio chiede a noi suoi discepoli del 2000. Se gli antichi monaci ed eremiti stremavano il loro corpo con digiuni, veglie e sofferenze corporali, a noi la Chiesa ora chiede di consumarla così, in questo LASCIARCI MANGIARE , come pane per i fratelli , tanto che ti pare di non avere neppure più quell’”angolino” tuo , nel quale cucirti un bottone senza fretta, o darti una tagliata ai capelli senza stare
a guardare l’orologio, perché è già mezzanotte e tu sei stanco e la sveglia domani suona presto.
Davvero, salva la preghiera, salvo lo spazio in cui posso starmene a guardarLo negli occhi, guardando la Sua Eucaristia, Gesù nei miei fratelli si prende tutto, e la santità ora è lasciarsi fare da questo gelosissimo amante Dio, che non sopporta di essere, nel mio misero cuore, meno di TUTTO.
Sai Alen , da quando tempo fa, per telefono mi hai accennato ad una scelta di “stabilità” per la quale hai deciso di rinunciare anche a certe esperienze ,che pure sono belle e costruttive,
ho sentito nel cuore l’impegno a pregare, pregare particolarmente per te e per il tuo cammino, perché ad ogni luce che Dio ci dona, ad ogni svolta del nostro sentiero, c’è il segno della grazia, e la grazia per attecchire in noi e dare il suo frutto ha bisogno dell’acqua della preghiera e del concime dell’offerta.
Io sento che Dio ti sta plasmando e conducendo, con la Sua mano forte ti orienta, ed io guardo con stupore e riconoscenza questa misericordia di Dio esprimersi e valersi nel volto di un amico , nella sua storia provvidenzialmente intrecciata con la mia.
Questa settimana leggevo con Sr Melissa la conversazione di Don Giussani con i Responsabili di CL pubblicata su Tracce di luglio-agosto. Egli dice: “ciò che diciamo non è un difendere il ‘come’ diciamo, ma ‘quello’ che diciamo”.
E’ questo, credo: è il QUELLO che diciamo che
rende possibile e spiritualmente feconda un’amicizia fra una suora che vive il suo carisma nella sua scuola e nel suo giornalino , e un medico che incarna il carisma a lui donato, nel suo lavoro e nella sua compagnia. Fino a quando i nostri sguardi convergeranno sul volto di Cristo, docili a Colei che dice “fate quello che vi dirà” , non potremo mai dimenticarci o ritrovarci estranei l’uno all’altra.
Carissimo, questo foglio è finito, ora ne aggiungo un pezzetto perché non è finita la mia voglia di scrivere, ma comunque concludo, perché se continuassi non basterebbe l’aggiunta.
Vorrei chiederti la carità di una preghiera particolare per me. Sto vivendo un momento insieme
molto doloroso e molto fecondo, e ho bisogno di tutto ciò che puoi offrire per questa tua piccola sorella. Sappimi serena con il mio Sposo amatissimo e terribile, ma nella lotta per la fatica che fa questo manto a spalancarsi all’eterna sorpresa e meraviglia, che Dio è e che vuole portare nel cuore dell’uomo.
Dal 3 agosto fino verso il 23-24 sarò in Trentino a Serrada con Suor Enrica a riposare e ritemprarmi le forze. Poi nel mese di settembre sarò una settimana a casa.
Salutami di cuore i tuoi, e specialmente la tua mamma: dì che sono vicina e prego. Saluta col saluto del Signore il carissimo Don Girolamo : ripeto tanto il suo nome al Cuore di Gesù perché lo benedica e protegga.
Ti mando questi scritti di Caffarra ( te li avevo già promessi da tanto, perdonami !) che ho avuto la gioia di incontrare e ascoltare anche di recente.
Sei sempre presente nelle mie preghiere e ti ringrazio dal più profondo per il tuo ESSERCI.
Abbi COM-PASSIONE di questa tua piccola sorella in Cristo e Maria


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Santo Natale 2002

Mio carissimo Alen mi faccio vivo in questo S.Natale di grazia. Spero che tu e la tua famiglia stiate bene e che questo sia un Natale sereno, un inizio d’anno nella pace di Gesù. Io sto bene. Sono con le mie sorelle in questa piccola comunità che nasce, povera e contenta di essere libera di servire Dio. Per il momento non posso dirti dove mi trovo, perché ci è chiesto un riserbo di prudenza ( la nostra situazione è tutt’altro che tranquilla e temiamo opposizioni ed ostacoli ! ).
Voglio dirti però che ci sono, sempre sorella e sempre a ricordare il tuo nome al Cuore di Gesù e di Maria.
Buon Natale e sereno anno nuovo nella gioia di questa luce. Gesù è con noi !
Tua sorella in Gesù e Maria