Cecilio
Fauda
Cardiologo Semeiologo Internista
Quasi a Pasqua 1985
Caro Alen, amico e collega,
di solito la mia O.A. ( Organizzazione Auguri )
riesce a spuntare una discreta figura, ricambiando gli
auguri
nell’arco di una o due settimane, anche in periodo di
Natale e Capodanno.
Autocriticamente, mi deploro questa volta nel riconoscermi
in grande (non dico “grosso” semmai
imperdonabile) ritardo
sul tuo gentilissimo messaggio natalizio.
La colpa (“felix culpa”) è anche un po’
tua, perché con gli auguri per la maturità hai tratto il
dado da Capodanno a luglio.
Sotto questo provvido ombrellone semestrale, posso
presentarmi a te con la faccia (tosta…) di chi sia
ancora in regola per ricambiare a Pasqua i voti augurali
natalizi.
Il fatto è che allora mi sono trovato nella materiale
impossibilità di esserti sollecito per motivi indipendenti
dalla mia volontà e da allora provo a scorrere il
calendario: dove trovi una data idonea, un santo di pregio
cui appigliarmi per ricambiare gli auguri, dove trovi un
patrono delle poste, un taumaturgo dei telegrammi??
Dammi ragione: tanto valeva attendere fino a Pasqua.
Ho gradito il tuo pensiero di Natale e l’ho segnato
‘albo lapillo’.
Ben avrei voluto risponderti per dichiararmi sensibile alla
tua cortesia e per non inimicarmi un distinto collega, che
nel giro di qualche decennio mi potrà inviare folle di
clienti,
o un cliente folle, bisognoso di cardiologico consiglio.
In nome della nostra chilometrica amicizia e della
professione,
ti ringrazio degli auguri e te li ricambio in veste
primaverile
con le campanelline pasquali.
Cordialissimi saluti da tutti noi