SEMINARIO
NEUROSCIENZE DEL CENTRO DI BIOETICA
A Don Patrizio Foletti, Associazione Internazionale Amici
di S.E.R. Mons. Eugenio Corecco
Carissimo don Patrizio, ti scrivo per condividere con tutti
gli Amici di Mons. Eugenio Corecco, ed in particolare con
te, Mons. Camisasca, Mons. Negri, il Card. Scola, il Card.
Caffarra, il Card. Rouco Varela, il Card. Rylko, il Card.
Cordes, il Card. Schonborn: i sentimenti di meraviglia per
l'esperienza che abbiamo fatto oggi: il Seminario
"Neuroscienze e Libertà" promosso al GP2 dal Centro di
Bioetica dell'Università Cattolica.
Ci andavo nel "91 a salutare l'attuale Card. Caffarra, e
soltanto pochi giorni fa, l'attuale Card. Scola ha
ricordato la sua esperienza al GP2 qui a Roma. Così oggi,
insieme ai Relatori e agli Studenti del Seminario (e che
Studenti!) abbiamo vissuto momenti che ci hanno collocato
nel cuore della Chiesa, intimamente connessi alle
intenzioni del Santo Padre.
Come piace all' Eugenio Corecco, abbiamo goduto il dono
dell'amicizia, quella forma universale di amore, che anche
gli sposi gustano per godere fino in fondo il matrimonio, e
che ti fa navigare nel mare della verità col godimento di
continue scoperte, tutte connesse in quello che Agostino
chiama: "ORDO AMORIS", e che storicamente è appunto fatto
come una rete di amicizia, che pesca nella verità
ontologica del "valore intangibile della persona umana".
Ecco quello che Cristo fa risplendere nel mondo (come
recita GS 22, e come all' Eugenio è piaciuto ritrovare
nell'idea dell' ecce homo, indicata da Ratzinger).
E' una commozione, più che una intuizione, e vorrei dire,
mutatis mutandis, che è come il trauma di una commozione
cerebrale, come uno stroke che colpisce il cervello, ed
opera una trans-formazione dell'uomo, facendone risplendere
il valore nella sua totale impotenza, nel suo "stato
vegetativo permanente". Conosci la storia di Massimiliano
Tresoldi, che è stato per 10 anni in pvs? Ne parla Lucia
Bellaspiga. Mi è piaciuto Sanguineti (Filosofia della
Conoscenza, Univ. Santa Croce), che ha parlato anche di
"esperienze trans-vegetative" (bisognerebbe avere tutti i
testi delle Relazioni).
Mi è piaciuto Alberto Oliverio, uno dei massimi esperti del
cervello. Mi è piaciuta Lucilla Brattoli, che ha parlato
dei neuroni-specchio, accennando alle possibili terapie per
bambini autistici. Mi è piaciuto Rafael Del Rio Villegas (è
dei Memores?). Mi sono piaciuti tutti i Relatori (spero di
scrivere una nota sintetica per raccontare il Seminario di
oggi). Ho ritrovato alcuni amici del Corso Base di
Bioetica, che ho fatto a Venezia (2006). Ho gustato
l'Adriano Pessina, il quale s'è chiesto: chi è l'uomo? come
conoscere il suo mistero? (gli ho detto: Dostoeevskij). Ci
sono certe pagine di Dostoeevskij, anche scritte sotto
l'effetto di attacchi di epilessia, che sono toccanti
illuminazioni dell'uomo.
E se qualcuno volesse proprio fare un Vaticano III (inteso
non come Policlinico Gemelli, ma come Concilio Ecumenico),
potrebbe "opportunamente" farlo, per ristabilire il valore
intangibile della persona umana, nel suo statuto ontologico
metafisicamente fondato. Capita di rispecchiarsi in qualche
malato! e così, per così dire: "conoscersi".
Paradossalmente, questa bellezza dell'uomo visto nella
nudità della sua totale impotenza, questo "valore
intangibile" della sua immagine, è il messaggio che il
vecchio mondo euro-americano, e quindi Roma fa risplendere
nel mondo globale, forse più per mezzo delle arti, dei
mass-media, che delle leggi (sono arti anche gli esercizi
delle magistrature, tutte le forme di cura pastorale, di
governo dello stato, di cura dell'ordine pubblico per la
pace sociale). E noi abbiamo impressa nei nostri cuori
l'immagine dell'Eugenio Corecco come "buon pastore". Don
Gerolamo mi ha colpito la sera della Messa in Coena Domini.
Comunque, nel testo pubblicato nell'ultimo numero del
Bollettino della nostra Associazione, e pronunciato al
Meeting qualche tempo fa, Schonborn ha detto che con
l'Eugenio sognavano un Seminario Europeo, si può intendere:
un collegamento fra seminari...ne parliamo. Intanto,
assicuriamoci un particolare ricordo nella mutua preghiera,
augurandoci "buona Giornata Mondiale delle Vocazioni",
Domenica 25 Aprile