WORKSHOP:
LA PERSONA FRAGILE E IL SUO CARE-GIVER: L’ASSISTENZA
AI FRAGILI NELLA CONTINUITA’ ASSISTENZIALE FRA
OSPEDALE E TERRITORIO
Quello che c’è stato al Salone Gaber del Palazzo
della Regione, Sabato 9 Ottobre 2010, non si può definire
un semplice convegno di studi, bensì per la portata degli
argomenti trattati, per la qualità degli interventi, per la
ricchezza dei contributi raccolti, è stato un momento di
profonda condivisione del messaggio che ispira tutto il
nostro umanesimo universalistico, cioè il valore
intangibile della persona umana, come si legge
nell’opera di Giorgio Israel: “Per una Medicina
Umanistica che curi i Malati come Persone”, che
l’Autore ha presentato a Roma qualche tempo fa
link al testo medicina
umanistica
Salutando i partecipanti a “Il paziente fragile e il
suo care-giver: cura, assistenza, o presa in carico
globale?”, il Dr. La Tocca di Medicina e Persona ha
presentato il Convegno al quale aveva già dedicato un
articolo del Corriere delle Opere, riguardante: Cronicità e
Continuità di Cura. Si tratta di una “rete di
servizi” fatta di collegamenti fra ospedale e
territorio nelle diversità dei modelli di assistenza a quei
soggetti fragili, che crescono giorno dopo giorno, mentre
va progressivamente in crisi il ruolo della famiglia, come
ha evidenziato il Presidente del Policlinico Prof. Cesana,
e bisogna maggiormente raccogliere fondi per le
istituzioni. Al concetto di “continuità
assistenziale” hanno dedicato i loro interventi il
Dr.Melazzini e il Dr.Vitacca, mentre al bisogno di usare un
linguaggio comune nell’epoca dell’informatica,
si è riferito il Dr.Bersani, ricordando la considerazione
di un fisico austriaco: “quanto più si studiano i
problemi, tanto più ci si rende conto che sono
sistemici”.
Un invito a pensare nuovi modelli di assistenza alla
cronicità, che possano accompagnare il cittadino nel suo
percorso personale di cura, è venuto dal Direttore Generale
dell’Asl Dr.Locatelli, che si è chiesto quale può
essere l’approcio assistenziale di oggi, mentre il
Vice-Presidente dell’Ordine dei Medici Dr.Rossi si è
chiesto se sia possibile pensare una “via
ambrosiana” nello svolgimento di questa tematica. Il
Direttore Generale di Sanità Regione Lombardia Dr.Lucchina
insieme al suo diretto collaboratore Dr.Merlino hanno
assicurato il supporto delle istituzioni alle politiche
assistenziali, e il Prof. Ferrario (Università degli Studi)
ha evidenziato che questa “rete di servizi”
attende gli apporti di tutti gli attori interessati, dai
gruppi interassessorili alle società di privato sociale, e
altri.
Particolarmente toccanti sono stati gli interventi dei
soggetti professionali chiamati a raccontare la propria
esperienza, come il Dr.Fontana (Presidente Uildm) che ha
ricordato l’importanza di guardare in faccia il
proprio assistito, il Dr.Malagoli (mmg di Modena) e il
Dr.Neri (Ospedale Ravenna) hanno raccontato i collegamenti
fra ospedale e territorio nella loro esperienza
professionale, il Dr.Guizzetti (Ospedale Bergamo) e la
Dr.ssa Beretta (Ospedale Niguarda) hanno raccontato
situazioni particolari di cura dei fragili, e la Dr.ssa
Monolo (Asl di Magenta) ha presentato una rete
assistenziale di cure del suo territorio.
Nel corso del Convegno dedicato ai fragili, al Sottoscritto
veniva in mente quello che ha raccontato il Card.Schonborn:
un amico medico si era sentito chiedere di praticare
l’eutanasia ad una vecchietta, e lui ha risposto con
tutta la scienza e la coscienza: “ammazzatela voi la
nonna”
18 Ottobre 2010
Alen Pandolfi – mmg
www.aleluja.info