CRONACA
DELLA VISITA DI MONS. MAGGIOLINI
2 novembre 2000
Nel giorno della Commemorazione di tutti i fedeli defunti
di quest’anno giubilare del 2000, è stato in visita
qui a Bareggio il Vescovo Alessandro Maggiolini cittadino
nativo proprio di questo nostro paese.
Alle 16 Sua Eccellenza è stata accolta al Camposanto, dove
ha celebrato una Santa Messa di suffragio, fra canti e
preghiere guidate dal Signor Curato.
Toccanti sono stati i ricordi del Vescovo per la mamma,
dalla quale ha appreso, insieme con il latte, le prime
sillabe delle invocazioni che tuttora gli vengono alle
labbra. Infatti in certi momenti della vita, uno non
può che usare quelle formule proprie della civiltà cui
appartiene, da qualsiasi nazione provenga.
Questo concetto-chiave è stato ripreso dal Vescovo durante
il secondo momento pubblico della sua visita bareggese .
Con la guida del Signor Curato, c'e stata la presentazione
del Suo ultimo libro dedicato all'arte di morire : -La
santa paura-, da poco edito per i tipi di Mondadori. E' un
libro , in un certo senso, scandaloso, quindi poco gradito
alle ideologie dominanti, che non amano guardare in faccia
a certe cose. Ma è un libro, che contiene un messaggio
liberatorio per i popoli e per le persone, se pensiamo che
nessuno può evitare certe domande sui misteri ultimi, dalle
risposte ai quali dipendono le posizioni che assumiamo
nella vita di tutti i giorni, sia pure inconsapevolmente.
Il Vescovo ha confessato di non essersi mascherato dietro
nessuna "foglia di fico", visto che gli uomini di oggi
vogliono sentirsi dire Ie cose come stanno.
Da parte nostra è venuta una domanda : se, da una parte, le
ultime parole di Sant'Ambrogio, ormai prossimo alla morte,
sono state: - non abbiamo paura, perchè abbiamo un Signore
buono; e se, dall’altra parte, Sua Eccellenza ci
mette in guardia davanti al mistero di Dio con questa Sua
opera: -La santa paura-; allora chiedo: non c'è
contraddizione fra queste due cose?
Terminate le domande, ai presenti è stato concesso di farsi
firmare le copie del libro, in un clima ben diverso da
quello indotto dalle numerose interpretazioni, che
vorrebbero attribuire alle pagine di questo Vescovo
interessato all’escatologia, la cifra di una
malcelata esperienza di orrore per un Dio misterioso e
invisibile.
Questa visita segna un'importante tappa per il nostro paese
e ci chiama tutti a camminare insieme con i nostri morti
nella Casa del Padre.