LETTERA AL DR. ACHILLI


Caro Dr.Achilli, ho partecipato all’assemblea di “Medicina e Persona” di qualche giorno fa, e non ti dico i sentimenti che sono nati in me, ascoltando gli interventi di tutti i Colleghi che ci hanno donato i racconti delle loro esperienze, in particolare quelli delle Colleghe Marino (Provincia di Cosenza) e Bastiani (Provincia di Parma), ambedue impegnate nella Medicina Generale, una professione che il nostro Paese vuole valorizzare. Ed effettivamente, anch’io trovo che rappresenti un buon tessuto connettivo per quella rete che è il nostro Paese nel concerto della situazione internazionale. Mi sembra che i modelli di lavoro in Medicina Generale che si vedono già in azione, possono costituire argomenti di riflessione per chi elabora le direttive riguardanti la realtà del Welfare-Italia, di cui si parlerà al Congresso di Ottobre.

L’orizzonte di pensiero che l’Associazione già coltiva è quello di cui hanno parlato il Dr. Balducci (Florida) e il Dr. Miles (Imperial College of London), e l’INPCM (International Network of Person Centered Medicine) www.personcenteredmedicine.org . Il nostro essere medici costituisce un paradigma per l’opinione pubblica, che si pone la stessa domanda che ha fatto Papa Ratzinger ad un Angelus di qualche anno fa: “chi è l’uomo?”, e cioè: “chi sono io?”, “perché sono qui?”. Ora, fra i punti che M&P ha proposto all’Agenda del prossimo Governo, mi sembra di particolare interesse il punto dedicato alla bioetica, cioè alla base umanistica del nostro lavoro, sapendo che gli scandali venuti alla luce in sanità aiutano ad amare la natura umana, che è tutta nel rapporto fra le persone. Senza questo criterio di giudizio, non si hanno le chiavi per leggere lo spartito che sono i nostri tempi. Ma con questo criterio di giudizio (lo vedo nel mio lavoro) si possono anche mettere insieme le famiglie. Anch’io, con tutti i miei problemi, me ne sono interessato negli ultimi 25 anni, presentando una piccola tesi di argomento personalistico che mi ha sempre accompagnato nel mio lavoro

www.aleluja.info/testi/opere/assets/tesibioetica.pdf

Caro Dr.Achilli, ho letto il testo che hai curato, dove racconti la storia di Andrea. Non ti dico quali sentimenti mi sono nati nel cuore, segnato dalle parole che ha detto Don Carron: “Andrea è stato travolto da Colui che è il suo Signore, al quale è stato consacrato nel Battesimo”. Siamo gravidi per il seme che hanno messo in noi queste parole. E mi vengono in mente alcuni volti di persone con cui abbiamo vissuto insieme il battesimo della nostra Associazione nel 1999. Medicina e Persona era appena nata. La storia continua. Ti saluto, ringraziando Te, il Dr.Bregni, e tutti coloro che si sono spesi partecipando alla vita dell’Associazione.

Alen Pandolfi
22 Marzo 2013
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